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A Cagliari esami sanitari gratis per i bambini? Sì, ma sulla nave da guerra. “Per far digerire la maxi-esercitazione”

Le famiglie del capoluogo sardo hanno potuto approfittare degli screening a bordo della Trieste, in porto per l'operazione interforze "Joint Stars". Il movimento anti-riarmo A Foras: "Iniziativa disgustosa". Imbarazzo nel centrosinistra
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Sono scesi in piazza a centinaia e la coda delle proteste non si è ancora esaurita. Ai movimenti contro il riarmo e la militarizzazione della Sardegna non è andata giù l’iniziativa che, nello scorso fine settimana, ha portato a bordo della nave militare Trieste – attraccata al porto di Cagliari – bambini e famiglie, che hanno potuto approfittare di screening sanitari gratuiti per i più piccoli. La Trieste era infatti in città nell’ambito dell’esercitazione nazionale interforze della Difesa Joint Stars 2025, appuntamento annuale che però quest’anno ha promosso anche attività di interesse civile, come appunto i controlli per i bambini e l’impegno ad ampliare di due posti letto il reparto di terapia intensiva dell’ospedale Brotzu di Cagliari.

La locandina dell’evento

I comitati in corteo sabato non hanno però sopportato la malizia dell’operazione: “È un’iniziativa disgustosa – attacca Elena Argiolas del movimento A Foras – è un modo per far digerire alla popolazione la mega operazione militare, un tentativo di normalizzare il fatto che al benessere ci pensano i militari”. A Foras ha aderito alla protesta lanciata dal Comitato di Solidarietà per la Palestina, ma la mobilitazione non si ferma qui: “Il 2 giugno saremo in corteo a Cagliari e il 14 saremo all’aeroporto militare di Decimo Mannu, ancora contro il riarmo”. Segno di un malessere che in Regione ha radici profonde. Qui infatti ci sono intere aree dove la natura lascia spazio a poligono, aree di addestramento e fabbriche di armamenti. “L’operazione Joint Stars c’è ogni anno – spiega Argiolas – ma è stata la prima volta che hanno pensato agli screening per bambini”.

Alla protesta delle associazioni si è unita anche la politica, pur con qualche ambiguità. Il Comune di Cagliari, guidato dal centrosinistra allargato di Massimo Zedda, ha infatti concesso il patrocinio all’iniziativa militare, cui hanno contribuito colossi della Difesa come Leonardo e Rwm. Quando sono emersi i primi malumori e le associazioni hanno annunciato cortei di protesta, la maggioranza in Consiglio comunale si è però sfilata con un comunicato: “Riteniamo che gli screening sanitari gratuiti per i bambini e l’acquisto di due posti letto per il reparto di terapia intensiva siano iniziative lodevoli che però dovrebbero essere realizzate dalla scuola e dal sistema sanitario nazionale, destinando necessari e adeguati finanziamenti a quei settori. Gli stessi finanziamenti che oggi rischiano di essere tagliati per inseguire una corsa al riarmo che non condividiamo”.

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