Emanuele De Maria morto dopo un lancio da una terrazza del Duomo, trovato il cadavere di Chamila Wijesuriya nel parco Nord
Emanuele De Maria, il 35enne femminicida che ieri ha aggredito un collega, è morto. Il cadavere dell’altra collega Chamila Wijesuriya è stato invece trovato nel parco Nord. L’uomo, sospettato per la scomparsa della donna, si è lanciato dalla terrazza nord del Duomo di Milano. Sul posto sono intervenuti oltre al 118 gli agenti della Polizia di Stato. Nella tasca dei pantaloni pare avesse la fotocopia di un documento, ma è sulla base dei numerosi tatuaggi che aveva sul corpo che gli investigatori della Squadra Mobile lo hanno identificato. L’uomo era detenuto a Bollate per un femminicidio del 2016 commesso a Castel Volturno, in provincia di Caserta, e poteva lavorare nell’hotel vicino alla stazione Centrale dove lavorava la donna e il barista aggredito a coltellate. Da sabato gli investigatori ipotizzavano che anche la donna fosse morta. Le immagini avevano ripreso la 50enne e il killer all’interno del Parco Nord di Milano. Poi il solo De Maria prendere la metropolitana Bignami, dove in un cestino era stato ritrovato il cellulare della scomparsa
Il suicidio – È tutto avvenuto poco dopo le 14. L’uomo si è lanciato, senza nessuna esitazione dal camminamento nord delle terrazze del Duomo, cadendo dopo un volo di circa 40 metri in corso Vittorio Emanuele, non lontano dalla Rinascente. Le terrazze, affollate di turisti visto anche il bel tempo, sono state immediatamente chiuse. Il corso è stato transennato.
L’aggressione – De Maria ieri mattina ha aggredito Hani Fouad Abdelghaffar Nasr, all’alba fuori dall’hotel Berna di Milano dove entrambi lavoravano. Nasr è stato operato ieri dopo essere stato colpito da 5 coltellate ed è tuttora ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Niguarda. Le sue condizioni, dopo sette ore di intervento, sono migliorate nel corso della giornata di domenica.
L’ipotesi della fuga – Gli investigatori della Questura indagano sull’accoltellamento, mentre i carabinieri erano stati delegati alle indagini sulla scomparsa della donna. Gli inquirenti ipotizzavano che l’uomo, dopo l’aggressione, potesse essere salito su un treno nella vicina Stazione Centrale magari per raggiungere nuovamente il nord Europa, come aveva già fatto nel 2016. Venne poi arrestato nel 2018 in Germania, dopo aver trascorso un periodo della sua latitanza in Olanda.
Il movente – Resta ancora da chiarire il movente dell’aggressione e gli inquirenti aspettano di poter interrogare Abdelghaffar Nasr, le cui condizioni sono in miglioramento e quindi potrebbe presto spiegare per quale motivo De Maria lo ha atteso all’alba davanti all’hotel per poi colpirlo con un coltello. L’ipotesi più probabile è che siano i rapporti di entrambi gli uomini con Chamila Wijesuriyauna la causa dell’accoltellamento. Da quasi 20 anni impiegata nell’albergo, lavorava da tempo al bar assieme al collega di origini egiziane, mentre De Maria era addetto alla reception dal 2023 e dallo scorso novembre era stato assunto a tempo indeterminato.
La donna morta – I carabinieri, dopo una segnalazione giunta al 118 sono intervenuti all’interno del Parco Nord, hanno trovato un cadavere. Pochi i dubbi che sia il corpo della donna scomparsa venerdì. I vigili del fuoco di Milano con i nuclei sommozzatori, SAF e due mezzi di Sesto San Giovanni e Monza hanno battuto alcuni punti del parco nord di Milano per diverse ore. Il cadavere è avvistato da un passante a circa un chilometro dall’ultimo avvistamento: era tra le sterpaglie di uno dei numerosi viali del Parco. L’area in cui è stato trovato il corpo della donna è stata recintata con il nastro e il passaggio dei diversi curiosi è impedito dalle guardie volontarie del parco. Sul posto vigili del fuoco, 118, i militari dell’Arma, polizia locale e pm.