Trump non è più ottimista: “Forse non è possibile un accordo di pace Mosca-Kiev. Troppo odio tra Putin e Zelensky”

“Forse non è possibile” raggiungere un accordo di pace tra la Russia e l’Ucraina. Lo ha dichiarato il presidente americano Donald Trump in un’intervista alla Nbc News. Rispetto all’ottimismo dei mesi precedenti, adesso il presidente Usa adesso cambia registro. “C’è un odio tremendo, un odio tremendo tra due uomini”, ha proseguito Trump facendo riferimento al leader del Cremlino Vladimir Putin e al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, senza citarli. “Un odio tremendo tra alcuni soldati, a dire il vero. Tra i generali. Hanno combattuto duramente per tre anni”, ha aggiunto.
Nyt: “Usa spostano un Patriot da Israele all’Ucraina” – Dichiarazioni che arrivano mentre il New York Times rivela che Kiev riceverà un maggiore aiuto Usa contro l’invasione russa: un sistema di difesa aerea Patriot, precedentemente basato in Israele, verrà inviato in Ucraina dopo essere stato ricondizionato. Il quotidiano – citando quattro funzionari statunitensi, attuali ed ex – aggiunge che gli alleati occidentali stanno discutendo la logistica di un eventuale trasferimento di un altro sistema Patriot da parte di Germania o Grecia. Le fonti, che hanno parlato in condizione di anonimato a causa della delicatezza delle discussioni, si sono rifiutate di descrivere l’opinione del presidente sulla decisione di trasferire altri sistemi Patriot all’Ucraina, né hanno commentato se la decisione sia stata presa prima del suo insediamento, durante l’amministrazione Biden. Il portavoce del Consiglio per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, James Hewitt, ha riferito che l’organismo non fornisce dettagli sulla potenza e il posizionamento dei sistemi di difesa. “Il presidente Trump è stato chiaro: vuole che la guerra in Ucraina finisca e che le uccisioni finiscano”, ha affermato. Il Dipartimento della Difesa ha dichiarato in una nota di “continuare a fornire equipaggiamento all’Ucraina da pacchetti precedentemente autorizzati“, riferendosi ad armamenti prelevati dalle scorte esistenti e a nuovi acquisti.
In Groenlandia “non escluso uso della forza” – Durante l’intervista andata in onda domenica sulla Nbc, il tycoon non ha solo affrontato l’argomento della guerra in Ucraina. Trump torna anche a parlare di Groenlandia sottolineando di “non avere escluso” l’uso della forza militare per annetterla. “Abbiamo un disperato bisogno della Groenlandia”, ha aggiunto: “È composta da una popolazione molto piccola, di cui ci prenderemo cura, e la ameremo, e tutto il resto. Ma ne abbiamo bisogno per la sicurezza internazionale“. Trump ha però fatto un passo indietro rispetto al Canada, pur ribadendo il desiderio che diventi il 51esimo Stato degli Usa. “Non vedo nulla del genere in Canada”, ha detto riferendosi all’uso della forza per raggiungere il suo obiettivo. I canadesi, ha aggiunto, “pensano che li proteggeremo, e in effetti lo stiamo facendo. Ma la verità è che non si assumono la loro piena responsabilità ed è ingiusto nei confronti degli Stati Uniti e dei nostri contribuenti”.
Dazi, Cina e TikTok –Sul fronte cinese, parlando di dazi ha rifiutato di escludere la possibilità di renderne permanenti alcuni. “No, non lo farei, perché se qualcuno pensasse che saranno ritirati dal tavolo, perché mai dovrebbe costruire negli Stati Uniti?”, ha detto. Quanto a Pechino, ha ammesso di essere stato “molto duro con la Cina”, interrompendo di fatto gli scambi commerciali tra le due grandi economie mondiali, ma ha affermato che il Dragone ora vuole raggiungere un accordo. “Abbiamo smesso di colpo”, ha detto. “Questo significa che non perderemo mille miliardi di dollari, perché al momento non stiamo facendo affari con loro. E loro vogliono raggiungere un accordo. Lo vogliono davvero. Vedremo come andrà a finire, ma deve essere un accordo equo“. Il presidente americano Donald Trump ha detto di “nutrire affetto” per TikTok e ha promesso che “lo proteggerò in modo molto forte” dall’ordine di vietare l’app cinese negli Stati Uniti a meno di un accordo per la sua vendita a un’azienda statunitense. “Se sarà necessario, se avesse bisogno di una nuova proroga, sarei disposto a concedergliela”, ha detto Trump che ha già approvato una seconda proroga di 75 giorni per arrivare a un accordo ribandendo che “mi piacerebbe vederlo concluso” perché “TikTok è molto interessante”.