Moda e Stile

Giorgio Armani apre per la prima volta gli scrigni della sua Alta Moda: in mostra all’Armani/Silos di Milano 150 abiti che celebrano i 20 anni di Privé

Un viaggio inedito nell'universo più intimo e creativo di "Re Giorgio". Dal 21 maggio, Milano ospita la prima grande retrospettiva dedicata ad Armani Privé

di Ilaria Mauri
Giorgio Armani apre per la prima volta gli scrigni della sua Alta Moda: in mostra all’Armani/Silos di Milano 150 abiti che celebrano i 20 anni di Privé

C’è un’eleganza che non urla, che non insegue l’effimero, ma che si costruisce nel tempo, con rigore, coerenza e una dedizione quasi monastica al taglio, al tessuto, al dettaglio. È l’eleganza di Giorgio Armani, un’estetica inconfondibile che ha rivoluzionato il guardaroba maschile e femminile. E la sua espressione più alta, più libera e sperimentale è racchiusa nella linea Armani Privé, l’Haute Couture lanciata a Parigi nel gennaio 2005. Per vent’anni, questo universo creativo è rimasto appannaggio delle passerelle parigine e di una clientela esclusiva e internazionale. Ora, in occasione del 20° anniversario della linea, Re Giorgio ha deciso di svelarlo per la prima volta in una mostra dedicata, e lo fa a Milano, nel cuore del suo mondo, l’Armani/Silos di via Bergognone. Una scelta che suona quasi come una risposta alla sua assenza dalla selezione di capi e stilisti fatta dal Louvre per la sua prima mostra sulla couture: Armani non ha bisogno di altri palcoscenici: si celebra da sé, nella sua città.

“Giorgio Armani Privé 2005–2025”, questo il titolo della mostra che inaugurerà il 20 maggio (aperta al pubblico dal 21 maggio fino a fine anno), è un’immersione totale nel mondo Privé. Curata personalmente dallo stilista, l’esposizione è un viaggio immersivo attraverso circa 150 creazioni che hanno segnato due decenni di passerelle parigine. Un percorso pensato per svelare i codici distintivi di Armani Privé: la purezza delle forme, la preziosità dei tessuti, la maestria dei ricami artigianali, l’eterno dialogo tra rigore e sensualità, minimalismo e ricercatezza.

Lanciata nel gennaio 2005 in un raffinato loft parigino (con 31 look in nero, malva e chartreuse che lasciarono il segno), la linea Armani Privé rappresenta l’espressione più alta, libera e sperimentale della visione di “Re Giorgio”. “Sono stati un viaggio liberatorio“, confida lo stilista. “Un viaggio che continua, e che mi soddisfa creativamente così come dal punto di vista del business, aspetto mai secondario. L’Haute Couture è la moda quando diventa arte, mi permette di entrare in una dimensione di fantasia e sperimentazione affascinanti”. È qui, lontano dalle logiche più pressanti del prêt-à-porter, che Armani esplora “una faccia diversa” del suo stile, “insieme complementare e alternativa”.

È il regno della manualità (“oggi un valore inestimabile“, sottolinea Armani), dove ogni abito richiede fino a novecento ore di lavoro alle sapienti sarte dell’atelier di via Borgonuovo 11 a Milano. Abiti in cady dal taglio in sbieco che accarezzano la figura, cascate di cristalli, jais e perle che illuminano impalpabili chiffon: creazioni nate per donne reali. “L’alta moda è insieme un sogno e un servizio”, spiega Armani. “Non si tratta di abiti pensati per foto bellissime e di editoriali memorabili, ma di creazioni rivolte a una clientela vera, dalla vita certamente privilegiata, le cui occasioni e impegni richiedono un particolare modo di vestire. È molto stimolante lavorare per loro”. Una clientela eterogenea – donne “di successo” della finanza, dello spettacolo, dell’aristocrazia – proveniente da ogni parte del mondo e di ogni età, incluse le “figlie di nostre clienti storiche”, la cui richiesta “è continua e non conosce crisi”.

Ogni collezione Privé è un racconto. Dal daywear reinventato dell’A/I 2005-06 all’Hommage au Japon del 2011-12, fino alla collezione Nude del 2013-14, eterea e impalpabile, o al Rondò Armaniano P/E 2023 presentato a Venezia, un trionfo di luce e colore. Un’esplorazione costante di forme, materiali e ispirazioni, sempre nel segno di quell’equilibrio visivo che ha reso Armani un “architetto della figura”.

La mostra all’Armani/Silos promette di restituire questa ricchezza, non come semplice retrospettiva, ma come “racconto sensoriale e dinamico”. L’allestimento minimale dello spazio espositivo diventerà una tela su cui proiettare la visione dello stilista, con ogni abito come frammento di una narrazione complessa, un invito a perdersi tra la bellezza dei dettagli e la perfezione del taglio. Un’occasione unica per trovarsi faccia a faccia con vent’anni di Alta Moda firmata Giorgio Armani, per immergersi in un mondo dove la materia si fa luce e il gesto creativo si trasforma in un rito.

I biglietti per la mostra “Giorgio Armani Privé 2005–2025” saranno disponibili online sul sito armanisilos.com a partire dal 7 maggio.

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