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Media: “Dazi come strumento di pressione per staccare la Ue dalla Cina”. Wsj: “Piano Trump per isolare Pechino”

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Si tenta di dare una forma all’informe caos dei dazi statunitensi. Negli ultimi giorni diverse ricostruzioni di stampa ipotizzano che il piano della Casa Bianca sia quello di utilizzare le tariffe come strumento di pressione sui paesi europei per spingerli a diminuire i legami commerciali con la Cina. L’Europa sarebbe di nuovo chiamata a scegliere da che parte stare. In sostanza Trump offrirà accordi commerciali con zero tariffe ma chiederà che chi fa parte del gruppo di libero scambio imponga alla Cina dazi simili a quelli degli Stati Uniti. Inoltre, Washington chiederà pure che vengano rimossi norme che limitano l’import dell’Ue di prodotti statunitensi, a cominciare dagli elevati standard per la sicurezza alimentare.

L’Irish Times ha riportato la notizia di un documento informativo interno per i ministri del governo irlandese, che suggerisce che l’amministrazione Trump voglia costringere l’UE a scegliere tra Stati Uniti e Cina. Il problema per l’Europa è che dipende dagli Stati Uniti per le esportazioni, ma dalla Cina per le importazioni. Si tratta di una scelta difficile una questione su cui i vari paesi dell’Unione potrebbero avere posizioni diverse. Lo stesso approccio potrebbe essere utilizzato da Washington nelle trattative con paesi come India, Corea del Sud e Vietnam.

Oggi a rilanciare questa tesi è pure il quotidiano statunitense Wall Street Journal che cita fonti vicino all’amministrazione Trump. La Casa Bianca intende usare le trattative sui dazi per fare pressione sui partner commerciali americani affinché limitino i loro rapporti con la Cina, scrive il giornale, aggiungendo che l’idea è quella di ottenere l’impegno dai partner americani di isolare la Cina in cambio di una riduzione delle barriere commerciali.

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