Parma, blitz della polizia contro un gruppo neonazista: scattano le perquisizioni per sei indagati

Tirapugni, coltelli, opuscoli e quadri con simbologia nazista oltre che copie del Mein Kampf di Adolf Hitler. Sono alcuni degli oggetti sequestrati dalla polizia che martedì ha eseguito un decreto di perquisizione adottato dalla procura di Parma nei confronti di sei cittadini italiani. Sono indagati per propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa in quanto ritenuti appartenenti a un gruppo neonazista. Secondo quanto emerso dall’indagine, i sei farebbero parte del Movimento Nazionalsocialista dei Lavoratori (Mlns-Nsab), formazione di estrema destra caratterizzata da una marcata ideologia neo-nazista, razzista e antisemita.
Un’inchiesta che rappresenta la prosecuzione di un precedente segmento di indagine frutto del monitoraggio, dell’analisi e dell’approfondimento investigativo degli ambienti virtuali frequentati da soggetti ideologicamente attestati su posizioni estremistiche. In quel caso l’attenzione si era concentrata su un cittadino italiano, residente nella provincia di Parma, apparso animato da uno spirito di superiorità razziale, e a sua volta destinatario di un decreto di perquisizione emesso dalla Procura di Parma il 6 giugno dello scorso anno.
Dalla successiva attività investigativa, sono stati raccolti ulteriori elementi, dai quali è emerso che l’uomo avrebbe il ruolo di referente per l’Emilia Romagna del Mlns-Nsab. In particolare, le acquisizioni investigative portano a ritenere che si ponga come punto di riferimento di un gruppo di persone, evidentemente accomunate dallo stesso patrimonio ideologico di ispirazione neonazista, che si traducono nella militanza all’interno del movimento attraverso la partecipazione a riunioni politiche e organizzative, nel corso delle quali vengono esibiti, oltre alle bandiere del Mlns-Nsab, anche stendardi e simboli riconducibili al nazismo.
Martedì il personale della digos della questura di Parma e del Centro operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale dell’Emilia Romagna, in collaborazione con le digos e le sezione di Polizia postale di Milano, Bologna, Ferrara e La Spezia e col coordinamento della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e del Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica, hanno proceduto a perquisizioni domiciliari e dei dispositivi informatici dei sei indagati. Attività di perquisizione che ha permesso di sequestrare tre noccoliere o tirapugni; sette coltelli, tre magliette e felpe riconducibili al movimento in questione; due pc e un telefono cellulare con contenuti informatici di interesse; vari opuscoli, volantini e altro materiale propagandistico dello stesso movimento oltre che stampe e quadri con simbologia nazista.