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La foto del cadavere di Milko Gargiulo inviata all’ex e poi Andrea Izzio ha scritto: “Ora vattelo a piangere”

È il particolare agghiacciante dall’omicidio avvenuto ieri davanti a una scuola di Marano di Napoli. Poi l'uomo si è tolto la vita con la stessa arma legalmente detenuta
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Un inseguimento tra il traffico, i colpi sparati verso il bersaglio davanti a una scuola dell’infanzia, poi l’omicidio del rivale in amore. Ma Andrea Izzo, il 40 enne skipper che ieri ha freddato con cinque colpi Milko Gargiulo, prima di togliersi la vita ha scattato una foto al cadavere e l’ha inviata all’ex compagna: “Ora vattelo a piangere”. È il particolare agghiacciante dall’omicidio-suicidio avvenuto ieri davanti a una scuola di Marano di Napoli.

Secondo quanto emerso dai rilievi eseguiti dai carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna, inoltre, uno dei colpi sparati da Izzo con la sua pistola, regolarmente detenuta, è finito contro il muro perimetrale dell’istituto scolastico frequentato da bambini. A terra, sul luogo del delitto, i militari hanno trovato sette bossoli. Dietro il muro colpito dall’ogiva si trova un mini parco giochi. Sia il cellulare della vittima, sia quello dell’uomo che si è suicidato sono stati sequestrati. Ed è lì che gli investigatori hanno fatto la scoperta. Izzo non accettava che la compagna, durante un periodo di separazione, avesse avuto una relazione sentimentale con Gargiulo, molto noto nell’ambiente delle palestre, e così aveva deciso, dopo alcune minacce già oggetto di due denunce, di trasformarsi in un assassino.

In sella al suo scooter T-Max ha inseguito l’uomo cui era stata legata la sua compagna, che era a bordo della sua auto, una Bmw, fino a raggiungerlo, per poi fare fuoco con la sua pistola regolarmente registrata. Dopo essersi allontanato per un periodo, Izzo infatti aveva deciso di riallacciare i rapporti con la compagna. Tuttavia nel periodo in cui erano stati separati, la donna si era legata sentimentalmente a Gargiulo e la scoperta dei messaggi che si scambiavano avrebbe innescato la violenza. Diversi i colpi sparati all’indirizzo della vettura con la vittima al volante che non ha fatto in tempo a fuggire.

Quindi il suicidio di Izzo poco lontano, nell’area dei Camaldoli, con un colpo di pistola alla testa. Sul posto sono intervenuti per i rilievi i carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna mentre ai Camaldoli, dove è stato successivamente ritrovato il corpo dell’omicida, sono i carabinieri del Vomero. Sdoppiate le indagini. Sull’omicidio, verificatosi a Marano, è competente la procura di Napoli Nord, mentre le attività investigative inerenti il suicidio che si é consumato a Napoli sono delegate alla procura di Napoli. Tra le persone ascoltate il fratello della vittima.

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