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Il più grande sciopero degli acquisti della storia fa piangere Trump

Colpire il cuore del capitalismo è idiota. Il capitalismo non ha un cuore. Ha solo il portafoglio. È lì che gli fai veramente male
Il più grande sciopero degli acquisti della storia fa piangere Trump
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Trump è riuscito a fare incazzare almeno due miliardi di terrestri: spiagge dorate sugli scheletri di Gaza, deportazione dei Latinos in catene e dazi stanno distruggendo il marketing Usa. Sud America, Spagna, Germania, Scandinavia, Paesi Arabi, sono in prima fila in questo scontro epocale. Il crollo del made in Usa sta crescendo di giorno in giorno. I numeri sono disastrosi! E siamo solo all’inizio.

Più si vede che funziona e più persone ci prendono gusto. Ma che bello!

Da tempo una minoranza del movimento progressista propone il boicottaggio degli acquisti come l’unico strumento veramente potente, contro i malvagi della terra. Alcuni esempi vincenti ci sono stati ma sempre marginali.

Nel 1980 scrissi il libro Come fare il comunismo senza farsi male, dove sostenevo che i consumatori hanno già il potere, solo che non lo sanno! Il potere del non-acquisto è enorme. L’esperienza ci dice che basta una riduzione delle vendite del 5% per provocare un effetto valanga sulle quotazioni azionarie.

Oggi le persone iniziano a capire che i cortei non riescono a smuovere i potenti. E tantomeno lo fanno le azioni violente. Fino all’anno scorso la Tesla era un simbolo ecologico… Che senso ha danneggiare l’auto di una persona che l’aveva comprata? E comunque la violenza contro i possessori di Tesla e i concessionari è controproducente. Fai passare Musk come una vittima.

Astenersi dagli acquisti è uno strumento vincente proprio perché è una forma di lotta non violenta, pacifica e gentile: “Mi dispiace ho la sensazione che i tuoi prodotti portino sfortuna!”.

Colpire il cuore del capitalismo è idiota. Il capitalismo non ha un cuore. Ha solo il portafoglio. È lì che gli fai veramente male. E non rischi nulla: non comprare è un tuo diritto.

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