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Ilaria Sula, la madre di Mark Samson confessa: “L’ho aiutato a ripulire”. A Terni i funerali della 22enne uccisa

Per Nors Man Lapaz è stata quindi formalizzata l'accusa di concorso nell’occultamento del cadavere.  L'università La Sapienza ha sospeso le attività didattiche
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In un interrogatorio di oltre tre ore in Questura, la madre di Mark Antony Samson – il 23enne che ha ucciso a coltellate Ilaria Sula, per poi abbandonare il corpo all’interno di una valigia in una scarpata – ha confessato, di avere avuto un ruoloattivo” nelle fasi successive al delitto: “L’ho aiutato a pulire casa, a cancellare le tracce di tutto quel sangue“. Per lei, Nors Man Lapaz, è stata quindi formalizzata l’accusa di concorso nell’occultamento del cadavere.

Nell’ordinanza il gip afferma che Mark Antony Samson “ha agito con freddezza e insensibilità“: la giovane è stata aggredita “in modo brutale” da parte di una persona “di cui lei si fidava“. Come ammesso dallo stesso 23enne, nelle ore successive al fermo, la mamma era in casa al momento dell’aggressione, nel momento in cui il ragazzo ha ucciso con almeno tre fendenti la studentessa con cui aveva avuto una breve relazione sentimentale, terminata pochi giorni prima. A chiedere di essere interrogata, in base a quanto filtra, era stata la stessa donna che ha varcato l’ingresso della Questura, intorno alle 14:00 di lunedì, assieme al suo difensore. Davanti agli inquirenti è arrivata, quindi, come persona informata sui fatti ma la sua posizione è immediatamente cambiata alla luce delle sue affermazioni. Una vera e propria confessione su quanto compiuto nell’appartamento di via Homs, nel quartiere Africano della Capitale. Sul suo ruolo fin dal primissimo avvio dell’indagini gli inquirenti hanno nutrito pesanti sospetti. Oltre ai dati fattuali, le celle del telefono della donna la collocano nella zona dell’abitazione, anche la logica ha portato gli investigatori a ritenere che Samson non avesse fatto tutto da solo come invece rivendicato dal ragazzo nel corso dell’interrogatorio di convalida dell’arresto durante quasi cinque ore nel carcere di Regina Coeli dove si trova tuttora detenuto.

Il ragazzo ha spiegato di avere fatto sostanzialmente tutto in poco più di tre ore: ha aggredito Ilaria intorno alle 11:00 del mattino dopo avere letto sul suo cellulare un messaggio arrivato da un altro ragazzo. L’ha colpita al collo con un coltello da cucina provocando un violento shock emorragico. A quel punto è scattato il piano per fare sparire le tracce e in questo frangente è intervenuta la mamma dello studente. Non è chiaro se la donna abbia aiutato il figlio anche ad infilare il corpo di Ilaria nella valigia, dopo averlo avvolto in una busta e posto in un trolley. Mark avrebbe trascinato il bagaglio con il corpo della 22enne in auto intorno alle 14:00 per poi raggiungere la zona boschiva di Poli dove ha gettato il trolley. Al momento la versione sia del ragazzo che della madre sono al vaglio dei pm che contestano a Samson l’omicidio volontario aggravato. La posizione del padre, che appare più sfumata in quanto non sarebbe stato presente in casa all’ora indicata del delitto, resta comunque sotto la lente degli inquirenti. “I genitori del ragazzo sono distrutti dal dolore, increduli, ancora sotto shock, spaventati e chiedono sincero perdono per tutto quello che è successo”, ha affermato lasciando la Questura l’avvocato Paolo Foti, difensore della madre dell’assassino.

I funerali – A Terni intanto si sono tenuti i funerali della vittima che studiava Statistica alla Sapienza. Almeno un migliaio di persone ha seguito il feretro fino al cimitero. Tra i partecipanti parenti, amici, conoscenti e residenti della città umbra dove la ragazza viveva con la famiglia, alternandosi con l’abitazione romana di San Lorenzo che condivideva con altre studentesse universitarie. La bara bianca è stata ricoperta di rose bianche e rosse. Fiori, cartelli e striscioni hanno circondato la casa della famiglia. “Per Ilaria e per tutte le altre vittime, basta violenza sulle donne”, si legge su uno dei tanti striscioni e cartelli davanti all’abitazione: “Non vogliamo perdere un’altra sorella”, “Rumore dopo il silenzio, era una figlia, sorella, cugina, zia, non un’altra”, “Se domani tocca a me distruggi tutto, voglio essere l’ultima. Ai tuoi occhi azzurri, al tuo sorriso. Ila per sempre”. Tre gonfaloni, quelli del comune e della Provincia di Terni e quello di Capranica Prenestina, luogo dove in fondo a un dirupo è stato ritrovato il corpo della studentessa chiuso in una valigia, accompagnano il feretro.

La Sapienza – L’università ha sospeso le attività didattiche a partire dalle ore 11.00 di lunedì e per tutta la durata della giornata. “La Sapienza tutta si unisce nel dolore per la prematura perdita di Ilaria, esprimendo profonda vicinanza alla sua famiglia, ai suoi cari, alle sue colleghe e ai suoi colleghi e a tutti coloro che sono stati colpiti da questa tragica vicenda. In segno di lutto, le bandiere saranno issate a mezz’asta. La sospensione delle lezioni intende offrire alla nostra Comunità un momento di riflessione sul tema della violenza contro le donne, nonché l’opportunità di partecipare all’ultimo saluto alla nostra Ilaria” si legge in una nota a firma della rettrice della Sapienza Antonella Polimeni. Che proporrà “agli organi dell’ateneo di intitolare i nuovi spazi di studio de La Sapienza ad Ilaria Sula. È partita la convocazione degli organi di ateneo in questi minuti – dichiara Polimeni all’Ansa – e proporrò di intitolare la prossima settimana i nuovi spazi di studio, molto belli, appena ristrutturati, alla memoria di Ilaria. E’ un modo, oltre che per ricordarla, per non perdere la memoria di fonte a questo ennesimo femminicidio”.

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