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Borsa italiana, interrogazione Pd al governo: “Rischio di esternalizzazione, autonomia a rischio”

Nei giorni scorsi anche il ministro degli esteri Antonio Tajani aveva espresso preoccupazione chiedendo al titolare del Mef Giorgetti di intervenire
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Preoccupazione per il futuro della Borsa Italiana e per le possibili ricadute sul sistema finanziario nazionale. La senatrice del Partito Democratico Cristina Tajani ha presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere al governo di intervenire sul piano strategico Innovate for Growth 2027, avviato dal gruppo Euronext, proprietario della Borsa di Milano.

Secondo Tajani, il piano potrebbe comportare un trasferimento di funzioni verso altre piazze finanziarie europee, mettendo a rischio “l’operatività e l’autonomia della Borsa Italiana”. In particolare, la senatrice evidenzia il pericolo di esternalizzazioni significative, che potrebbero modificare l’assetto attuale e incidere sugli impegni assunti da Euronext al momento dell’acquisizione della Borsa di Milano. “Un altro punto critico è rappresentato dalla prospettata condivisione del personale fra Monte Titoli, altri depositari centrali e società non regolamentate del gruppo”, spiega Tajani, sottolineando inoltre come l’esternalizzazione della vigilanza potrebbe “scoraggiare le imprese italiane dall’accesso e dalla permanenza nel mercato dei capitali”.

Non mancano ripercussioni sulle autorità di controllo: “Questo scenario potrebbe mettere in difficoltà Consob e Banca d’Italia nell’esercizio della loro fondamentale funzione di vigilanza”. Per questo motivo, Tajani ha chiesto al governo di chiarire la sua posizione e le iniziative che intende adottare, anche attraverso Cassa depositi e prestiti, azionista di Euronext, per garantire che la Borsa Italiana “mantenga la piena operatività e autonomia decisionale”. “Le decisioni strategiche sul mercato finanziario nazionale devono sempre tenere in considerazione gli interessi del nostro sistema economico”, ha concluso.

Nei giorni scorsi il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine di un evento di Forza Italia a Milano si era a sua volta detto preoccupato: “Non vogliamo che le nostre aziende in futuro siano quotate in altri Paesi europei. La Borsa di Milano deve poter continuare a essere una Borsa italiana e milanese perché le aziende italiane devono essere quotate in Italia”. Il numero uno di Forza Italia aveva anche chiesto l’intervento del titolare dell’Economia Giancarlo Giorgetti per garantire che “la Borsa italiana resti in solide mani italiane senza l’invasione di altri e senza il trasferimento di quotazioni fuori dal nostro Paese”.

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