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Ultimo aggiornamento: 16:49 del 10 Marzo

A Poggio Mirteto bruciano in piazza il fantoccio di Giorgia Meloni: è polemica per il tradizionale rogo di carnevale – Video

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La premier è stata ritratta come una Barbie mentre fa il saluto romano, la "Barbie fascio di luce". Non è la prima volta per il comune in provincia di Rieti - Le immagini
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Un mega rogo ha chiuso il Carnevalone Liberato di Poggio Mirteto, in provincia di Rieti. I cittadini hanno bruciato in piazza il fantoccio della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ritratta come una Barbie mentre fa il saluto romano, la “Barbie fascio di luce“. Le fiamme, come si vede da diversi video pubblicati sui social, avvolgono completamente la premier fino a distruggere il carro. Ad accompagnare il rito, che chiude tutte le edizioni della festa, applausi e anche il coro “siamo tutti antifascisti”.

Le immagini, circolate rapidamente sul web, hanno suscitato diverse polemiche. “Questa è la frustrazione tipica di chi ha ben compreso di essere stato sconfitto, sotto ogni punto di vista”, si legge sugli account social di Fratelli d’Italia che esprimono “solidarietà alle autorità costrette a rimettere in ordine questo scempio”. “Un gesto inaccettabile. Esprimo piena solidarietà al Presidente Giorgia Meloni per l’ignobile episodio di Poggio Mirteto. La politica è confronto, non odio”, scrive invece il vicepremier Antonio Tajani. Solidarietà anche dall’opposizione, con Stefano Bonaccini che dichiara: “Gli avversari si battono nelle urne, se si è capaci. Continuo a non rassegnarmi all’idea che bruciare in piazza pupazzi o bandiere non sia accettabile. Chiunque lo faccia. Solidarietà a Giorgia Meloni”.

Per Poggio Mirteto, in realtà, non si tratta di una prima volta. Anche lo scorso anno il pupazzo della premier, questa volta vestito a forma di fiamma tricolore sempre con il braccio teso, era stato dato alle fiamme. Il rogo è comunque una tradizione della festa che ha le sue radici nella liberazione del dominio dello Stato Pontificio: dal 1861 la festa si tiene ogni anno durante la Quaresima, in contrasto e in aperta provocazione con il periodo di raccoglimento della tradizione cattolica.

video Facebook Mattia Tombolini e Giulia Tripoti

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