Su Rai News 24 si parla, nel format “Pomeriggio 24”, del caso del fascicolo vuoto sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, ritrovato dal giornalista Gian Paolo Pellizzaro nell’Archivio di Stato. Si presume questo documento sia stato riversato nel 2017, quando è stata messa in atto la desecretazione di alcuni atti di Stato come deliberato dal governo Renzi con una direttiva, emessa nel 2014. La sigla che è riportata sul fascicolo è Ucigos e indica un’attività in seno al Ministero degli Interni preposta a trattare vicende di carattere sensibile. Si tratta di una sigla non più utilizzata da anni.
È intervenuto in collegamento, durante il servizio, Andrea De Priamo, presidente della commissione parlamentare di inchiesta che indaga sulle scomparse di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. “Sono intervenuto sul posto e ho verificato i contenuti indicati nell’indice del fascicolo. Si tratta di argomenti su cui molto materiale è stato raccolto negli anni. Materiale che potrebbe esserci utile perché non depositato in altri archivi né nei fascicoli processuali delle inchieste poi chiuse negli anni. Il nostro è un lavoro complicato, soprattutto di pulizia di questa vicenda drammatica dalle false piste prodotte nei decenni. Questa vicenda spesso sconfina nel macabro intrattenimento che allontana dalla verità”. De Priamo ha anche risposto all’avvocato di Pietro Orlandi, Laura Sgrò che ha ribadito nel corso del programma quanto già dichiarato, ovvero di aver parlato dell’esistenza di questo fascicolo durante la sua audizione in commissione di inchiesta e di aver anche dichiarato di essere in possesso della copertina ma non del contenuto. Potrebbe essere lo stesso fascicolo?
Sulla copertina di quello ritrovato da Pellizzaro si legge una sigla alfanumerica: B 369 – Roma – Sott. 8 – Scomparsa Emanuela Orlandi. “Io non penso sia lo stesso – risponde De Priamo –. bisogna approfondire quanto segnalato da Sgrò ma secondo me è un’altra documentazione. Tendo a escludere che questo materiale sia stato depositato e poi sottratto, è più probabile che sia stato depositato già incompleto. Propendo per una desecretazione formale. Spero le autorità preposte ci possano aiutare: non posso neanche immaginare che questi fogli siano sottratti ma piuttosto saranno in possesso di autorità pubbliche”. Nel corso del programma è intervenuto anche lo scrittore e giornalista Mauro Valentini, sul caso della scomparsa di Mirella Gregori, la 15enne scomparsa da Roma poche settimane prima di Emanuela e da allora associata alla cittadina vaticana tant’è che sulle due scomparse fu aperta un’unica inchiesta all’epoca.
“Credo ci siano grandissimi passi avanti per la storia di Mirella Gregori. La sua è una vicenda che attiene il suo quartiere, le sue amicizie. Diversamente, per Emanuela è ancora alta la preoccupazione di chi sa e non vuole far sapere o quel fascicolo non sarebbe vuoto”. Tornando a Mirella, per Valentini “sono emerse incongruenze enormi da parte di chi ha detto cosa aveva fatto quel giorno: amici, persone legate al bar sotto casa di Mirella. Ci sono troppe incongruenze nelle loro testimonianze: la verità è lì, tra quei dieci o 15 personaggi. Quel giorno qualcosa è andato storto tra adolescenti, forse un’anima nera più grande ha gestito la cosa. La loro fortuna è stato il collegamento artificioso con la storia di Emanuela. Hanno cercato la Orlandi sperando di trovare anche Mirella mentre per quest’ultima tutto si poteva risolvere in 48 ore”.
Un’ipotesi confermata anche in parte dal presidente De Priamo: “Pochi giorni dopo la scomparsa di Emanuela si attivano subito realtà internazionali con influenze pesantissime, fino a collegare a lei anche la precedente Mirella Gregori, inserita in un contesto in cui poco c’entrava. La sua potrebbe essere una scomparsa a chilometro zero, lontana dalle logiche internazionali dell’attentato al Papa e dalle dinamiche geopolitiche dei blocchi contrapposti che entrano invece pesantemente, attraverso le telefonate dei presunti rapitori, nella scomparsa di Emanuela. Il collegamento tra le due ragazze è talmente debole tra che i telefonisti chiedevano loro informazioni loro su Mirella quando avrebbero dovuto darle. Continuiamo a lavorare su quel triangolo territoriale per Mirella”. E sul fascicolo vuoto, chiosa De Priamo: “Averne dato notizia mi dà la responsabilità di informarvi sul seguito”.