Televisione

Paolo Cognetti: “In ospedale mi hanno legato a un letto con delle cinghie, mi hanno sparato un siringone nella coscia, secondo me è illegale. Ora? Lavoro e vorrei incontrare Vasco Rossi”

Lo scrittore sarà protagonista del servizio de Le Iene in onda questa sera su ItaliaUno. Il suo potente racconto sulla depressione, il tso subito e le speranze per il futuro

di F. Q.
Paolo Cognetti: “In ospedale mi hanno legato a un letto con delle cinghie, mi hanno sparato un siringone nella coscia, secondo me è illegale. Ora? Lavoro e vorrei incontrare Vasco Rossi”

Lo scorso 19 dicembre, in un’intervista a Repubblica, aveva raccontato di aver subito un Tso (trattamento sanitario obbligatorio) per una “grave depressione sfociata in una sindrome bipolare con fasi maniacali. Un racconto così intenso e necessario che è rimasto nella testa di chi lo ha letto.

E Paolo Cognetti sarà protagonista del servizio di Gaston Zama, in onda questa sera a Le Iene su ItaliaUno. Il vincitore del Premio Strega 2017 con Le Otto Montagne torna a raccontare la sua malattia e la sua dipendenza, aiutando a rompere un tabù che non può più essere accettabile, quello della vergogna che spesso accompagna la salute mentale.

“Ho subito un TSO per una grave depressione (…). Mi hanno diagnosticato un disturbo bipolare, che significa avere due fasi: una maniacale e una depressiva. Questa cosa l’ho sempre avuta, da quando ero ragazzo sicuramente”. Poi approfondisce: “Il problema non è la fase maniacale. Il problema è quando arriva la fase depressiva. Stai a letto, pensi a come suicidarti e che tutta la tua vita è stata inutile. Io volevo attaccare una corda da alpinismo a quella trave e impiccarmi. Non mi hanno mai lasciato solo quest’estate, c’era sempre qualcuno con me. I pensieri suicidari sono molto comuni nella depressione”.

Lo scrittore parla anche di quanto accaduto durante il ricovero in ospedale: “In ospedale mi hanno legato a un letto con delle cinghie, mi hanno sparato un siringone nella coscia senza dirmi cosa fosse. Secondo me, quello che mi hanno fatto era illegale (…). Mi sono svegliato il giorno dopo a casa mia grazie a mia sorella perché mi aveva portato via“. Cognetti guarda al futuro: “Sto lavorando a qualcosa di nuovo. Credo che il ciclo della montagna, come lo chiamo io, sia per il momento esaurito. Ci sono tante altre cose nella vita”. E poi un desiderio, che speriamo si possa avverare: “Mi piacerebbe parlare con Vasco Rossi. Trovo tanta verità nelle sue canzoni. La persona con cui vorrei parlare di più adesso è proprio lui”.

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