Aggressione con mazze di ferro e gravissime minacce: “La prossima volta vi spariamo”. Martedì notte un gruppo di 5 persone con il volto coperto ha assaltato quattro persone che si trovavano al presidio di protesta ai cancelli della pelletteria Confezione Lin Weidong, a Seano, frazione di Carmignano, nel Pratese. I feriti, curati in ospedale, sono due lavoratori pakistani e due sindacalisti.
Era in corso uno dei primi scioperi contro lo sfruttamento nelle industrie tessili della zona. Il presidio era stato organizzato da Sudd Cobas che parla di “attacco squadrista al picchetto”. Dalle prime indagini pare che gli aggressori fossero di nazionalità italiana. “Assoldate da un sistema mafioso” afferma in una nota il sindacato. La rivendicazione dei partecipanti al presidio era quella di lavorare 40 ore a settimana invece che 12 ore al giorno 7 giorni su 7.
Dopo l’accaduto, è stata indetta a Seano, per il 13 ottobre prossimo, una “manifestazione antimafia”. “Quanto accaduto a Seano non è degno di una terra civile come la Toscana, che è stata teatro di lotte per i diritti sindacali e che ha legato saldamente la sua tradizione manifatturiera alla sostenibilità ambientale e sociale del lavoro”, sottolinea in una nota il presidente della Toscana Eugenio Giani. “Domenica prossima sarò alla manifestazione. Il corteo partirà alle 17 e sfilerà in mezzo alle fabbriche dove si lavora anche la domenica. Auspico una grande presenza, perché se i lavoratori vengono sfruttati e picchiati è un fatto che riguarda tutti”, dice l’assessore regionale all’ambiente ed alla protezione civile della Toscana Monia Monni.
“È inaccettabile che chi manifesta per i propri diritti sia intimidito e aggredito. Si risolvano le controversie lavorative nelle sedi deputate. Chiedo alle autorità competenti di intervenire per riportare al piano del confronto civile la vertenza sindacale e di effettuare i controlli necessari per verificare quanto denunciato dai manifestanti”, ha affermato la sindaca di Prato Ilaria Bugetti.
“Piena solidarietà ai lavoratori aggrediti” è stata espressa dalla Cgil di Prato e la Filctem Cgil Prato e Pistoia che auspicano “una rapida individuazione dei responsabili”. “La violenza è da condannare sempre senza se e senza ma. Quanto accaduto è inaccettabile. Il Pd Toscana è vicino ai lavoratori aggrediti”, dicono i deputati Pd Emiliano Fossi, segretario regionale del partito e Marco Furfaro. Fratelli d’Italia ha presentato due interrogazioni parlamentari in cui si afferma che a Prato esiste un “sistema mafioso” e che pertanto servono sezioni distaccate della Dda.