Il presidente del Senato fa campagna acquisti per il centrodestra a Palazzo Madama. Che tipo di acquisti? Senatori, ovviamente, cioè voti utili per uscire dall’impasse in Rai ed eleggere il giudice della Consulta. È questo, almeno, quello che sostengono i renziani. Subito smentiti dal portavoce di Ignazio La Russa. Ma andiamo con ordine. Ad accusare la seconda carica dello Stato è stata Dafne Musolino, senatrice eletta dalla lista di Cateno De Luca in Sicilia, poi passata in Italia viva. “Sì, c’è stato un contatto con il presidente La Russa, qualche giorno fa eravamo al ristorante del Senato e mi ha chiesto di parlare un attimo. E’ stato un tentativo di sondare la mia disponibilità in senso assoluto, per cambiare gruppo. Io ho risposto di no, non è assolutamente possibile”, ha raccontato alle agenzie di stampa, confermando quello che aveva anticipato poco prima Matteo Renzi nei corridoi di Palazzo Madama. “Ci hanno avvicinato – ha raccontato l’ex premier – sono andato su da La Russa, prima di litigarci in Aula, e gli ho detto: scusami ci sono tentativi di andare a prendere uno per uno i nostri. L’altro giorno lui è andato a pranzo con la Musolino, sono tutti così, è un modo sbagliato”.

Poco dopo è arrivata la conferma della senatrice originaria di Messina. “Devo precisare che non è che siamo andati a pranzo, io e La Russa – ci ha tenuto a sottolineare Musolino – Eravamo entrambi a pranzo al ristorante del Senato. Io con i miei colleghi, lui con il suo staff. La Russa mi ha chiesto di avvicinarmi, ha detto che voleva parlarmi. Ci siamo seduti e mi ha fatto a bruciapelo una proposta per sondarmi in senso ampio, non per la Consulta”. Dunque un cambio di casacca, proposto direttamente dalla seconda carica dello Stato. “Io sono rimasta sorpresa – ha aggiunto la senatrice – Anche per la dinamica, al ristorante! Ma è finita là, non c’era la mia disponibilità, e non ci siamo dilungati. La proposta era irricevibile. Tra l’altro, il mio pensiero è noto: io non potrei mai fare parte di una maggioranza che vota una legge come quella sull’autonomia differenziata, hanno affossato il Sud. In aula, nei miei interventi, sono sempre stata molto critica con il governo”. Poi Musolino attacca il centrodestra: “Anzichè rispettarle, questa maggioranza pensa a come infrangere o aggirare le leggi e la Costituzione”.

Emiliano Arrigo, portavoce di La Russa, smentisce tutto: “Il senatore Matteo Renzi mente sapendo di mentire e coinvolge – non so quanto volontariamente – la sua collega Musolino (eletta con altra lista e poi passata a Iv) a fare altrettanto. Con tutto il rispetto possibile, Renzi sta superando ogni limite. Il presidente La Russa mai ha pranzato con la senatrice Musolino ma soprattutto mai ha parlato con lei (e con altri) di voti di alcun genere”. In una nota il portavoce aggiunge inoltre che “nel ristorante del Senato, il presidente La Russa, come i tanti presenti possono testimoniare, ha semplicemente salutato (per non più di trenta secondi) la senatrice che era seduta al tavolo accanto al suo e come lo stesso presidente fa tutti i giorni con numerosi altri senatori di ogni partito. Capiamo che il senatore Renzi abbia bisogno di visibilità per coprire le difficoltà di Iv, ma non è mentendo spudoratamente che recupererà quel consenso che ha perso negli anni e che continua a perdere anche ora”.

Al portavoce di La Russa controreplica l’ufficio stampa di Italia viva, con una nota:”Prima dell’intervento in Senato Renzi è salito alla presidenza del Senato e ha detto al presidente La Russa che è inutile che cerchi di fare scouting tra gli iscritti al gruppo di Italia Viva. Come si può vedere dal breve colloquio – pubblico – La Russa ha replicato confermando il colloquio con la Musolino e dicendo: lei è siciliana, non di Italia Viva. Ricordiamo al Presidente La Russa che il suo compito e quello di dirigere il Senato e non di aiutare la maggioranza sostenendo ministri o cercando nuovi ingressi in maggioranza”.

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