Questa sera spazio alla Nazionale di mister Spalletti, da domani alle 20.30 su Rai 1 in access prime time, dopo il “Tg1” e prima di “Affari Tuoi“, il ritorno di “Cinque Minuti” e in seconda serata di “Porta a Porta“. Al debutto non ci sarà Giorgia Meloni (“verrà quando avrà qualcosa da dire, immagino quando saprà le deleghe di Fitto”), nella prima puntata tra gli ospiti Giovanni Costantino, amministratore delegato di Italian Sea Group, per approfondire la vicenda dell’affondamento del Bayesian. “Poi ricorderemo Mike Bongiorno, con Daniela. In seguito avremo Stefano De Martino. Abbiamo invitato Schlein e il resto dell’opposizione con lo scrupolo che ci caratterizza. È la nostra caratteristica, non riusciamo a non essere pluralisti”, ha affermato il giornalista alla conferenza stampa di presentazione dei due titoli informativi invitando ufficialmente Giuseppe Conte e Matteo Renzi per un confronto: “Abbiamo ottimi rapporti con tutti e due spero che accettino”.
“Che cos’è il servizio pubblico? In una tv commerciale hanno detto che intervistare Maria Rosaria Boccia era servizio pubblico mentre intervistare un ministro al Tg1 non lo era. Non so più cosa significhi fare sevizio pubblico”, ha aggiunto Vespa facendo i complimenti a Gianmarco Chiocci: “Il direttore del Tg1 è stato bravissimo, ha chiesto tutto al ministro della Cultura. Mi sarebbe piaciuto intervistarlo, ovviamente. Non è nei miei desideri, invece, intervistare la Boccia perché non voglio essere uno dei suoi strumenti”.
Nel corso dell’incontro con i giornalisti, Vespa si è soffermato sulla programmazione e sull’orario di messa in onda del talk show: “Il problema di Porta a porta è il fatto di soffrire per l’orario di collocazione. Quest’anno cambieremo. Lo faremo per sottrazione, toglieremo delle cose a partire dal tavolo centrale che sarà sostituito con delle comodissime poltroncine. Poi meno ospiti, quindi ospiti più importanti, ossia trattati in maniera più attenta. Via riquadri e cornici e avremo un videowall gigante. Una grafica migliore che è stata sempre il nostro problema. Realtà aumentata. Visto che quando arriviamo noi tutti sanno tutto, noi dobbiamo aiutare la gente a capire cosa è successo. Abbiamo chiamato tutta la squadra a un rinnovato entusiasmo“.
Tra le novità annunciate anche uno stile diverso per le interviste: “Saremo un filino meno garbati e un filino più esigenti. Riconosco di aver avuto qualche momento di distrazione e speriamo non succeda più”. La trasmissione è in onda dal 22 gennaio 1996: “Porta a Porta è nata per contrastare Costanzo. Per anni ce le ha date lui, poi abbiamo cominciato noi. Con la guerra abbiamo vinto noi perché lui, andando in onda da un teatro, il Parioli, non poteva andare in onda tutte le sere”.
“Cosa chiedere ai vertici della Rai? Io sono sempre stato un uomo di azienda… il mio auspicio che ci siano buoni film che facciano da traino. Il gioco di palinsesto è un gioco perverso e meraviglioso”, ha concluso Vespa.