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Manifestazione pro Palestina, indagini della Questura sull’occupazione alla stazione di Bologna: “Già venti identificati”

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La Digos sta lavorando per identificare, anche con le immagini dell’impianto di videosorveglianza Polfer, gli autori dell’occupazione del binario 1 della stazione centrale di Bologna nel corso della manifestazione pro Palestina. Al momento, informa la Questura, ne sono stati individuati una ventina, appartenenti all’area antagonista locale: saranno a vario titolo denunciati alla Procura per blocco ferroviario, interruzione di pubblico servizio, imbrattamento e manifestazione non preavvisata: “La grave condotta, penalmente rilevante, non ha sortito danni a persone e cose anche grazie al solerte intervento di personale della Polizia ferroviaria che ha consentito la tempestiva interruzione della circolazione dei treni”, rende noto la Questura.

Alcune centinaia di giovani manifestanti per la Palestina martedì pomeriggio, partiti in corteo da Piazza delle Medaglie d’oro, hanno occupato alcuni binari della Stazione Centrale di Bologna, sventolavano bandiere palestinesi e gridavano “Fino alla fine” e “Palestina libera”. Per motivi di sicurezza dalle 19.20 è stata sospesa la circolazione sulla linea tradizionale, in superficie. La linea Alta Velocità, che scorre dalla stazione sotterranea, invece, non ha subito interruzioni. Poco dopo le 20.30 la circolazione è stata ripristinata. Il vicepremier Matteo Salvini aveva subito commentato l’accaduto su X con parole durissime: “Questi imbecilli, a Bologna, hanno danneggiato migliaia di viaggiatori bloccando decine di treni con pendolari, studenti e lavoratori. Non siamo più disposti a tollerare questi atti criminali: ci saranno conseguenze“, aveva assicurato il ministro leghista.

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