Nuovo attacco degli hacker filorussi Noname057(16). A riferirlo l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn) che ha intercettato un attacco hacker contro obiettivi istituzionali italiani. Tra questi, il sito personale della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i siti dei ministeri delle Infrastrutture e dello Sviluppo economico e un sottodominio della Guardia di finanza. L’Acn fa sapere di aver avvertito le autorità interessate mentre è in corso l’attività per contrastare l’effetto degli attacchi che sarebbero partiti poco dopo le 9 di questa mattina, secondo quanto diffuso dal gruppo Noname057(16) sul loro canale Telegram. Al momento, però, non si registrano particolari disservizi, con i siti che risultano apparentemente raggiungibili e integri.

Non è la prima volta che il gruppo filorusso attacca siti istituzionali in Italia. Nel marzo 2023, Noname057(16) aveva preso di mira l’Atac, il ministero dei Trasporti, l’Autorità regolatrice dei trasporti, l’aeroporto di Bologna, Camera.it, Difesa.it, il ministero degli Esteri e il sito del Governo. Mentre in agosto 2023, obiettivo degli hacker erano stati 16 siti di cinque banche italiane: Bper, Monte dei Paschi di Siena, Banca popolare di Sondrio, Fineco, Chebanca.

“L’Italia sta preparando un nuovo pacchetto di aiuti militari per il regime criminale di Kiev. Sarà presentato al vertice del G7 di giugno e il suo elemento chiave è il sistema di difesa aerea Samp-T, sviluppato congiuntamente con la Francia. Ricordiamo alle autorità italiane le conseguenze dell’aiuto al regime criminale di Zelensky“, hanno annunciato gli hacker sul loro canale Telegram. Come nelle precedenti occasioni, si tratta di attacchi di tipo Ddos (Distributed denial of service) mirati a bloccare un sito inondandolo di richieste di accesso. Questo tipo di azioni solitamente non genera danni particolari ai target colpiti come invece avviene per i ransomware, che puntano all’esfiltrazione dei dati con richiesta di riscatto per evitarne la pubblicazione.

I Noname057(16) fanno parte della cosiddetta galassia “hacktivista“, gruppi che agiscono essenzialmente per ragioni di propaganda politica. Non è solo l’Italia nel mirino della crew vicina a Mosca: sono infatti attaccati a turno obiettivi di tutti i Paesi che sostengono l’Ucraina.

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