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“Re Carlo è vulnerabile, Camilla non gli permetterà di restare solo con Harry: non si fida, è un pericoloso guastafeste”

“Meglio non fidarsi di Harry” il diktat che pare essere fortemente sostenuto a casa Windsor a partire da Camilla per continuare soprattutto con il fratello William

di Antonella Zangaro
“Re Carlo è vulnerabile, Camilla non gli permetterà di restare solo con Harry: non si fida, è un pericoloso guastafeste”

Grandi preparativi a Londra per le celebrazioni del primo anniversario dell’incoronazione di re Carlo III. Nel programma c’è tutto, compreso il rischio dell’imprevisto servito dalla presenza di un “pericoloso guastafeste”. L’8 maggio, infatti, il principe Harry si prepara a rimettere piede in suolo patrio, per carità, non per festeggiare l’anno più duro e faticoso del padre, quanto piuttosto per il suo personale tributo alla creatura da lui stesso creata: gli Invictus Games, giochi in stile para olimpico dedicati ai veterani di guerra, che compiono dieci anni. Ci sarà una funzione alla cattedrale di St Paul, alla quale il ribelle di casa Windsor parteciperà senza avere accanto la sua nuova famiglia, Meghan ed i bambini resteranno a Montecito e senza i suoi consanguinei che hanno chiaramente dato forfait all’evento adducendo come scusa un cumulo di mille altri impegni pregressi.

A cominciare dalla concomitanza con il primo Garden Party che si celebra a Buckingham Palace al quale il re e la sua famiglia vogliono assolutamente partecipare. Purtroppo per Harry, gli orari sono incompatibili, il party si tiene dalle 16 alle 18, esattamente quando si celebra la funzione in St Paul. Non solo, subito dopo l’incontro nei giardini reali, Carlo III vedrà il primo ministro Rishi Sunak. Agenda fitta. La verità è che nella casa reale nessuno ha voglia di nuovi conflitti né tanto meno di spegnere le ostilità. Di più, quello che si sta organizzando a corte è un vero e proprio cordone di difesa e protezione nei confronti di re Carlo, che sarebbe oltremodo felice di incontrare il figlio, ma che per effetto della sua accresciuta emotività, presumibilmente stimolata dalla fragilità del suo stato di salute, potrebbe indulgere in tenerezza e confidenze che potrebbero essere pagate successivamente.

“Meglio non fidarsi di Harry” il diktat che pare essere fortemente sostenuto a casa Windsor a partire da Camilla per continuare soprattutto con il fratello William. La moglie del re starebbe organizzando tutto il cerimoniale, formale, per ricevere il figlio ribelle in un ambiente sicuro e controllato. Nessuno spazio a momenti di intimità tra i due per evitare che a Carlo possa sfuggire qualsiasi dettaglio che potrebbe diventare oggetto di nuove rivelazioni per vendere libri o documentari su Netflix. Angela Levin, autrice e biografa di Camilla, lo scandisce a chiare lettere sottolineando che i due, a Londra, non saranno mai soli. E’ infatti notizia di questi giorni che al duca del Sussex è stata negata ospitalità a Windsor e che sarà alloggiato in un hotel londinese. Il rapporto di fiducia con la famiglia reale è troppo compromesso per tenerselo in casa.

“Carlo è vulnerabile – ha scandito Angela Levin a GBNewsCamilla non gli permetterà di stare solo con lui, perché Harry è una persona di cui non ci si può fidare”. Ma la commentatrice reale non si limita a questo perché in realtà, stando alle sue convinzioni, nessuno vorrebbe vederlo. Men che meno il fratello che vuole assolutamente evitare di turbare i giorni della moglie Kate, già sufficientemente provata dalla sua malattia e tutta concentrata sul proteggere la serenità dei suoi bambini.
Tutto questo a ridosso del quinto compleanno di Archie, il 6 maggio, tanto che dagli Stati Uniti, la commentatrice reale Kinsey Schofield sarebbe pronta a giurare che l’unico spiraglio di pace tra le famiglie dei due fronti dell’Atlantico verrebbe proprio all’insegna dell’amore per i piccoli di casa Sussex, Archie e Lilibet e dei tre principini George, Charlotte e Louis. La scelta di Meghan di proteggere i suoi due figli facendoli vivere in stile americano potrebbe allontanarli troppo dai cuginetti che alla fine sono anche loro coetanei.

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