In questi giorni sto accompagnando in giro per denunce i Comitati ambientalisti di Acerra in relazione alla tristissima vicenda della restituzione, per il superamento della decorrenza dei termini del sequestro preventivo, agli inquinatori Pellini del tesoro di ben 222 milioni di euro, sequestrato in conseguenza della loro condanna definitiva per disastro ambientale a danno della Città di Acerra.

Sono rimasto l’ultimo dei Difensori Civici delle Assise di Palazzo Marigliano ancora in vita (Av. .Gerardo Marotta, Presidente Magistrato Raffaele Raimondi, i Geologi Ortolani e De Medici, il Sen De Notaris, ecc.) che nel lontanissimo 2006 presentarono al Procuratore Capo Lepore il primo esposto – denuncia su “Allarme rifiuti tossici e Salute” in Campania, in quanto unico Medico iscritto all’Albo dell’Ordine di Napoli quale Specialista in Farmacologia e Tossicologia, Oncologia, Igiene e Medicina Preventiva, nonché in ruolo all’Irccs Pascale quale epidemiologo.

Ho ormai cumulato una notevole mole dei documenti e studi che intendevo consegnare ma, per mia ovvia incapacità, in quanto Medico, non sono bravissimo a fare specifici esposti-denuncia che all’epoca scriveva il nostro Presidente magistrato di Cassazione Raffaele Raimondi. Esperti magistrati e inquirenti mi hanno fatto altresì riflettere che, per alcune situazioni denunziate, esempio 700 sieri studio Sebiorec eseguiti tra 2009 e 2011, male utilizzati e pure buttati e non conservati per ulteriori analisi che oggi sarebbero importantissime, sono anche intervenuti tempi di prescrizione dell’eventuale reato da noi ipotizzato.

In più di una occasione, nel corso della nostre discussioni, abbiamo convenuto tutti che ormai, e per molte delle situazioni rappresentate, possiamo fare solo Storia e non più Giustizia!

In questi giorni siamo costretti ad assistere, a nostre spese ovviamente, a costosissime campagne di comunicazione, con reciproche accuse sulla responsabilità dello sfascio in salute e sanità in regione Campania tra destra (Meloni, Salvini e co.) e sinistra di potere (praticamente De Luca).Il tutto mentre viviamo e paghiamo sulla nostra pelle di ammalati ogni giorno la “tempesta perfetta” che è stata creata prima per farci perdere la salute e poi negarci pure la sanità per poterci curare al meglio. A commento delle reciproche campagne di accuse possiamo avere una sola certezza: tra i due litiganti (destra e De Luca) il cittadino campano… muore!!

La Campania è la Regione di Italia a minore aspettativa di vita media (sino a -8 anni per la Provincia di Napoli), a maggiore incidenza di cancro in Italia (Acerra e province di Napoli e Caserta al 2017, in peggioramento!), a maggiore presenza di siti di discariche tossiche giammai bonificate (2746 al 2024!), ma resta la Regione con i residenti più giovani e che per questo riceve meno soldi pro capite per curarsi dalle infinite e sempre più numerose malattie che colpiscono i suoi cittadini residenti. E’ una tragedia vera in cui però abbiamo sempre meno possibilità di avere Giustizia (vedi caso Pellini); ci resta il dovere almeno di fare capire a tutti la vera Storia di questa tragedia evitabile e non evitata!

Acerra è la sintesi di tutto. Acerra, da almeno 30 anni è, tra i 540 comuni campani, la “Bella avvelenata nel bosco della ecomafia campana”, unico comune declarato colpito da disastro ambientale dove però nessuno ha mai saputo o voluto spiegare ai cittadini cosa significava ciò, ancor prima della apertura del più grande inceneritore di Italia. Ho deciso così, a partire da oggi, di utilizzare questo preziosissimo spazio del blog per narrare in una serie di puntate dedicate alla Storia del più grande disastro ambientale negato di Italia: “Acerra, la bella avvelenata nel bosco della A.S.I. (Area di Sviluppo Industriale) più grande di Italia”.

“La Bella Addormentata” è una fiaba molto nota nel mondo. Ci riporta a un mito antichissimo e simboleggia la rinascita. E’ la fiaba del risveglio per eccellenza. Ci insegna la speranza, apre alla fiducia, e la soluzione felice non è mai donata ma sempre guadagnata dopo lunga pena o lungo sonno.

In Campania e ad Acerra ne abbiamo infinito bisogno. Narrerò per singolo inquinante (amianto, diossine e pcb, ritardanti di fiamma – pbde, cadmio e metalli pesanti, tricloro e tetracloroetilene, pfoas e pfas dai frigoriferi sventrati, polveri sottili cancerogene e plastiche e microplastiche) i sette doni delle “fate del progresso tecnologico industriale” che si sono trasformati per la maledizione della Fata cattiva (la evasione fiscale e la produzione manifatturiera in nero) in doni assassini per la bellissima Acerra, che la puntura mortale degli arcolai pseudoscientifici di “nani negazionisti” (padri e figli di n.n.) ha condannato ad un sonno profondo simile alla morte.

Spero che l’Amore per la Verità a qualunque costo, che ho appreso all’altare di San Giuseppe Moscati, possa fare ancora il miracolo di restituire alla Speranza e alla Vita, magari con un semplice ma potentissimo bacio, i nostri bellissimi figli.

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Uno Stato incapace di tutelare la salute non può dirsi pienamente democratico

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