Musica

Renzo Rubino a FqMagazine: “Libertà è essere se stessi anche coi tacchi o andare truccati al lavoro. In Italia siamo giudicati su tutto”

Il cantautore è tornato con il nuovo progetto discografico “Il silenzio fa Boom”

di Andrea Conti

A sette anni di distanza dal precedente album “Il gelato dopo il mare”, Renzo Rubino è tornato con il nuovo progetto discografico “Il silenzio fa Boom”. Il singolo è “Patchouli (resta)”, accompagnato da un videoclip onirico, nato da un’idea del regista e scrittore Donato Carrisi. Parallelamente alle attività musicali, Rubino continuerà a portare avanti anche quest’anno il Festival Porto Rubino, giunto ormai alla sua quinta edizione. Un piccolo diamante tra i festival estivi italiani

Avevo bisogno di autenticità per questo mi sono unito con una vera e propria banda per questo disco – ha raccontato il cantautore a FqMagazine -. La musica non è necessariamente la mia unica forma di espressione e in questi sette anni. Ho svolto tante attività artistiche che mi hanno permesso di vivere per poi arrivare trattare la parte discografica in maniera libera con persone nuove che si sono approcciate alla musica in maniera viva”.

E ancora: “Il legame che intreccia una canzone e l’altra di questo disco è rappresentato da una gamma di sentimenti: dall’amore alla paura, dalla speranza alla vanità. Ci sono anche i patroni e i santi inventati. Alla base, come sottofondo, ci sono tanta gioia e tanta festa. Questo disco è un concept sull’accettazione di sé stessi. Quando nasce un disco segue sempre uno scossone emotivo”.

“Mal D Cheap” evoca l’amore puro oltre ogni avversità: “Distinguo l’amore passionale dall’amore monotono. Quest’ultimo non si riferisce alla quotidianità e alla routine, ma ai sentimenti che si trasformano. Io ambisco nell’amore monotono quello che ti dà altre forme di emozioni legate alla costruzione di un qualcosa riconducibile al senso della vita… E poi sono del segno dei Pesci e sono innamorato dell’amore!”.

Tra i brani più intensi dell’album c’è “Bisogna festeggiare”. “È una canzone parla di libertà di poter indossare i tacchi o truccarsi quando si va in ufficio – ha detto Renzo – ed essere estremamente se stessi. Quando e come si vuole festeggiare per quello che si è. Siamo decisamente indietro nel nostro Paese perché siamo costantemente giudicati su tutto e la prima cosa che viene notata, l’espressione esteriore, come ci vestiamo e comportiamo i nostri gesti sono tutti giudicati. Basta guardare i social e quello che scrivono gli haters su delle tematiche e siamo indietro e quindi penso sia fondamentale essere liberi di esser se stessi”.

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