Cinema

Hugh Grant accetta “una somma enorme di denaro” dal Sun e chiude la causa: “Se anche avessi vinto in tribunale, avrei dovuto pagare 10 milioni di sterline”

Grant aveva portato avanti legalmente le proprie ragioni assieme al principe Harry

di Davide Turrini

Hugh Grant risarcito per intero, ma mezzo contento. Il celebre interprete di Notting Hill ha accettato “una somma enorme di denaro” dal Sun per chiudere la causa di violazione della privacy intentata contro il tabloid più venduto in Inghilterra. Grant aveva portato avanti legalmente le proprie ragioni assieme al principe Harry. “Chiunque sia interessato alla mia causa contro il Sun, la notizia è che ho dovuto risolvere la mia richiesta in via extragiudiziale prima che si arrivasse al processo”, ha spiegato su Twitter l’attore. Secondo Grant, News Group ha sostenuto fin dall’inizio di essere innocente rispetto alle accuse di “pirateria informatica, raccolta illegale di informazioni, intercettazioni su rete fissa, furto con scasso nel mio appartamento e ufficio, intercettazione della mia macchina, diffusione illegale di cartelle cliniche, menzogne e distruzione delle prove” che ha intentato loro.

“Come succede spesso alle persone del tutto innocenti, mi stanno offrendo un’enorme somma di denaro per tenere la questione fuori dal tribunale. Non voglio accettare questi soldi né accontentarmi. Mi piacerebbe vedere tutte le accuse che negano testate in tribunale. Ma le norme relative al contenzioso civile implicano che se procedo in giudizio e il tribunale mi riconosce un risarcimento anche di un centesimo inferiore all’offerta di transazione, dovrei pagare le spese legali di entrambe le parti”, ha proseguito l’attore. I legali di Grant, del resto, sostengono che l’evoluzione della causa sarà probabilmente proprio in questa direzione e che gli avvocati del gruppo Murdoch sono piuttosto costosi. “Se ogni accusa fosse provata in tribunale, sarei comunque responsabile di costi che si avvicinano ai 10 milioni di sterline”, ha chiosato l’attore.

Grant però non si è sottratto alla critica, diretta e feroce, contro Murdoch e la sua filosofia aggressiva di giornalismo, proponendo un colpo di scena: “I soldi di Murdoch (la cifra non è stata resa nota, ndr) mi fanno schifo e mi rifiuto di lasciare che siano soldi nascosti. Ho trascorso gran parte degli ultimi 12 anni a lottare per una stampa libera che non distorca la verità. Questo denaro verrà riutilizzato tramite gruppi come Hacked Off nella campagna generale per denunciare i peggiori eccessi della nostra stampa di proprietà degli oligarchi”. Il gruppo editoriale ha però precisato che l’accordo “non costituisce un’ammissione di colpevolezza”.

Le accuse sostanziali portate avanti da Grant si riferivano a fatti avvenuti tra il 1994 e il 2016. Tra intercettazioni, pedinamenti, intrusioni, Grant aveva citato un episodio del 2011 quando qualcuno era entrato in casa sua scardinando la porta e creano enorme disordine senza però rubare nulla. Alcuni giorni dopo il Sun aveva pubblicato un articolo dove si raccontava nei dettagli l’appartamento di Grant e s faceva cenno a “segni di litigio domestico”.

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