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Ha un infarto e crisi glicemica mentre è al volante, la sua Tesla gli salva la vita: “Ha guidato da sola per 20 km fino al pronto soccorso”

Il veicolo, equipaggiato con l'ultimo aggiornamento del sistema Full Self-Driving (FSD) V12 di Tesla, ha percorso circa 20 chilometri senza interventi umani fino al Charles George Medical Center di Asheville, negli Usa

di F. Q.

La sua Tesla Model Y ha letteralmente salvato la vita a MaxPaul Franklin, un produttore televisivo della Carolina del Nord. L’auto ha guidato autonomamente per 20 chilometri, fino al pronto soccorso dell’ospedale più vicino, mentre lui aveva un infarto e una crisi glicemica. Il veicolo, equipaggiato con l’ultimo aggiornamento del sistema Full Self-Driving (FSD) V12 di Tesla, ha percorso circa 20 chilometri senza interventi umani fino al Charles George Medical Center di Asheville, un centro medico per veterani.

È stato lui stesso, una volta ripresosi, a raccontare sui social quanto era accaduto e il ruolo fondamentale che ha avuto la sua macchina: neanche a dirlo, il suo post su X è diventato subito virale ed è stato ricondiviso con entusiasmo anche da Elon Musk. “Il 1° aprile Tesla ha sbloccato il sistema di guida autonoma completa, il “Full Self-Driving” (FSD), per tutte le Tesla in America. Non avrei mai immaginato che poche ore dopo, alle 2 del mattino, ne avrei avuto disperatamente bisogno. Gravemente disidratato e con un malfunzionamento della pompa per l’insulina, il mio livello di zuccheri nel sangue era salito a 670 e stavo avendo un infarto. Senza un minuto da perdere, mi sono affidato alla mia fidata Model Y”, ha esordito Franklin.

“Un rapido doppio click sulla leva del volante ha attivato la nuova funzionalità FSD. Quello che è successo dopo è stato a dir poco strabiliante. L’auto ha guidato in modo totalmente autonomo per tutto il percorso di 20 chilometri da casa mia al Pronto Soccorso del VA Hospital, gestendo la guida impeccabilmente. All’arrivo, si è addirittura offerta di parcheggiare da sola, permettendomi di concentrarmi sulla necessità immediata di cure mediche. Nonostante abbia avuto un lieve infarto, per fortuna la risposta rapida ed efficiente resa possibile dalla mia Tesla e dal fantastico team del VA Hospital mi ha permesso di riprendermi dall’accaduto senza conseguenze”.

L’episodio ha generato dibattiti online, con molti utenti che hanno sottolineato l‘importanza di chiamare i soccorsi in caso di emergenza. Tuttavia, è stato anche notato che, in zone rurali degli Usa come quella dove risiede Franklin, i tempi di risposta delle ambulanze possono essere significativamente più lunghi, e in questo contesto, un’auto a guida autonoma potrebbe effettivamente salvare vite.

Nonostante l’incidente positivo, è importante ricordare che le normative attuali richiedono che un conducente umano sia sempre presente e pronto a prendere il controllo del veicolo. Questo pone questioni di sicurezza critiche, soprattutto in situazioni di emergenza medica dove il conducente potrebbe non essere in grado di intervenire.

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