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Inscena la sua morte per non pagare il mantenimento dei figli all’ex moglie: scoperto, rischia 7 anni di carcere

La sentenza definitiva a suo carico è attesa per il 12 aprile

di F. Q.
Inscena la sua morte per non pagare il mantenimento dei figli all’ex moglie: scoperto, rischia 7 anni di carcere

Ha inscenato la sua morte per non pagare 116mila dollari per il mantenimento dei figli dell’ex moglie. Il protagonista di questa vicenda è Jesse E. Kipf, un 39enne del Kentucky che nel gennaio del 2023 ha usato le credenziali di un medico delle Hawaii per riuscire ad entrare all’interno dei database governativi e registrare la sua morte, con tanto di certificato di decesso. Il tutto per non pagare l’ingente somma di denaro che il giudice aveva stabilito per il mantenimento dei figli all’ex moglie.

“L’occasione fa l’uomo ladro”, come si suol dire, e infatti sembrerebbe anche che Kipf, una volta entrato nei database governativi, ne abbia approfittato per rubare altre identità nei sistemi di registrazione dei decessi di altri Stati e provare poi a vendere online a potenziali acquirenti l’accesso alle reti governative e aziendali. Ora è stato condannato per furto d’identità aggravato e per frode informatica: ha causato 80mila dollari di danni ma ha accettato di risarcire tutto. Kipf ha ammesso ogni colpa ma questo non basta: per la legge americana l’uomo dovrebbe scontare 7 anni in prigione e pagare una multa salatissima di 500mila dollari. La sentenza definitiva a suo carico è attesa per il 12 aprile.

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