Cinema

Nuove accuse per Gérard Depardieu, la giornalista Ruth Baza l’ha denunciato per molestie sessuali: “Mi sono ritrovata la sua mano sul petto e sull’inguine”

Secondo il giornale La Vanguardia, Baza ha riferito che i fatti sarebbero avvenuti ventotto anni fa, nel 1995, mentre collaborava con la rivista Cinemanía

di Davide Turrini

La giornalista e scrittrice spagnola Ruth Baza ha presentato una denuncia per molestie sessuali alla polizia di Torremolinos (Málaga) contro l’attore Gérard Depardieu. Secondo il giornale La Vanguardia, Baza ha riferito che i fatti sarebbero avvenuti ventotto anni fa, nel 1995, mentre collaborava con la rivista Cinemanía. La donna si recò a Parigi per intervistare Depardieu in occasione della prima del film Il Colonnello Chabert. L’intervista si svolse negli uffici della casa di produzione Roissy Fims, in Avenue Georges V a Parigi, e durò più di un’ora.

Proprio alla fine dell’intervista l’attore francese avrebbe cominciato a baciare la donna sul viso e sulle labbra “con frenesia” infilandole infine la mano nell’inguine. “All’improvviso ho notato la sua mano sul mio petto e poi sul mio inguine, non potevo muovermi, mi sono disconnessa dal mio corpo perché mi aveva invaso”, ha spiegato la donna nella denuncia depositata in questura. “Non ho sentito nulla, ricordo solo l’odore di alcol e nicotina in bocca, non so quanto sia durato”. Al suo ritorno in Spagna Baza parlò con l’allora direttore di ‘Cinemanía‘, Javier Angulo, sostenendo che l’intervista era stata “molto spiacevole”, che Depardieu le avrebbe anche lanciato un casco in testa, ma senza rivelare cosa fosse successo realmente.

E per quasi 30 anni ha dimenticato quanto accaduto fino all’aprile scorso, quando ha cominciato a ricordarlo leggendo la notizia della denuncia di 13 donne contro Depardieu. La reputazione del 74enne interprete di Novecento è stata letteralmente annientata nell’ultimo anno a causa dell’accusa formale di due donne per aggressioni sessuali e per essere stato accusato pubblicamente da più di una dozzina. Inoltre, all’inizio di questo mese è stato diffuso un video che fa parte di un documentario inedito diretto da Yann Moix, in cui l’attore faceva commenti sessisti e osceni.

Pochi giorni dopo il ministro della Cultura francese, Rima Abdul Malak, ha annunciato che sarebbe stato studiato il ritiro della Legion d’Onore, la più alta onorificenza francese, assegnata a Depardieu nel 1996. Pochi giorni fa, infine, è stato l’attore stesso a mettere a disposizione del ministro l’onorificenza. Prima i familiari dell’attore poi i suoi avvocati hanno dichiarato pubblicamente che contro il loro assistito sta avvenendo un linciaggio mediatico senza precedenti e hanno criticato il ministro per “aver partecipato a questo linciaggio”.

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