Televisione

Fiorello insieme alla Gialappa’s: “La famosa tecnologia Sky, quando piove…” (la scena è un piccolo cult tv)

Al netto del crossover e del puro godimento forse generazionale, viene da considerare che la tv bella c'è e la fanno sempre gli stessi. Poche possibilità per volti nuovi o constatazione che al talento servono studio, gavetta, conoscenza per durare scintillante nel tempo?

di Claudia Rossi

Che su come si stia in vecchiaia s’inizi a interrogarsi da vecchi è una bugia. Intendiamoci, uno andrebbe avanti serenamente senza pensare in modo ossessivo al tempo che passa, non fosse che il mondo trama per fartici pensare.

Dopo una certa età, quasi tutto quello che ti circonda, ti ricorda che stai sulla china che scende, che domani sarai tu l’anziano che conta i centesimi uno per uno alla cassa del supermercato. Anche perché vedi cose che ti portano a sfoderare, inaspettatamente perché tu sei uno che capisce il momento presente, un atteggiamento passatista. Ora la parola “passatismo” (attaccamento alle idee, ai costumi, alla moda, alle tendenze artistiche del passato) ha spesso una connotazione negativa. E non a torto: dire che tutto quello che è venuto prima era “meglio” è scontanto, noioso, “due palle dottore due palle”. Qualche volta però il passatista ha ragione perché quello che si è visto, ascoltato, letto “era davvero meglio prima”. Quando la vita era più facile e si potevano mangiare anche le fragole.

Tutto questo panegirico per dire che il crossover tra VivaRai2 e Gialappa’s show che abbiamo visto ieri sera a TV8 è stato fighissimo. Non serve fare citazioni televisivamente ovvie, vedi Sottosopra, per mostrare quanto siamo ‘giusti’ noialtri. È stato un momento di tv soprendente, all’interno di un programma che ci piace molto. E per chi se lo fosse perso, l’autore e sceneggiatore Giovanni Benincasa offre la ghiotta occasione di recuperarlo (per altro, trattatasi del signore che sta dietro a Fiorello e Biggio, immobile come una statua di sale).

QUI LA CLIP.

La scena è quella del citofono, ben conosciuta dalla “Generazione Mai Dire” e ora – grazie allo show che Santin e Gherarducci portano su Tv8 con il “favoloso Mago Forest” – anche dalle più giovani Gen. Fiorello piglia bonariamente in giro Sky: “Mi hanno detto che andate fortissimo… Solo che a Roma è piovuto tanto… Noi siamo in Rai ma voi siete a Sky, non si vede niente, non prende, la famosa ‘tecnologia Sky’: noi leviamo la spina, mettiamo la spina ma il tempo che si riavvia, aspetta tre minuti… Schiaccia ‘la casina’ e il vostro programma è finito”. La Gialappa’s gioca sul non riconoscer Biggio, sia lodato Biggio.

  • Note tv: il programma va bene veramente con un 5% di share su TV8 a cui c’è da aggiungere Sky, quindi siamo oltre il 6%

Al netto del crossover e del puro godimento forse generazionale, viene da considerare che la tv bella c’è e la fanno sempre gli stessi. Coincidenza o dimostrazione che talento va di pari passo con gavetta, esperienza, lavoro, conoscenza? È la dimostrazione che per il varietà e per lo show esistono ancora vie percorribili? Che non s’ha da vivere di reality perché lì, ecco lì no, il passatismo non trova gloria. Anzi la ripetizione stanca del format è da reazione allergica. Poche possibilità per volti nuovi e talenti non individuati? Domande da talk. Questo momento tv meritava una sottolineatura di fine stagione.

Uno può obiettare, facile dire “era meglio prima” quando si parla di cose fighe. Eh sì. Avete presente la storia dei Maneskin che non si può dire niente perché “se sono diventati famosi in tutto il mondo un motivo ci sarà”? Ci sarà, certo. A spanne non sono le canzoni. Perché quelle delle band che nemmeno noi altri della “Generazione Mai Dire” abbiamo fatto in tempo ad ascoltare nel momento presente di chi le ha scritte e cantate, santo cielo se erano canzoni. Passatismo? Fate voi.

Fiorello insieme alla Gialappa’s: “La famosa tecnologia Sky, quando piove…” (la scena è un piccolo cult tv)
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