Cinema

Morta Glenda Jackson, due volte premio Oscar e parlamentare inglese: il suo “no” a Tony Blair sull’invasione in Iraq è passato alla storia

Jackson è tornata a recitare dopo aver lasciato il Parlamento nel 2015 e ha avuto alcuni dei suoi ruoli più acclamati, incluso il personaggio del titolo in 'Re Lear' di Shakespeare.

di F. Q.

E’ morta a 87 anni Glenda Jackson, attrice e parlamentare inglese due volte vincitrice del premio Oscar come migliore attrice: (nel 1971 per il film ‘Donne in amore‘ e nel 1974 per ‘Un tocco di classe‘). Eletta deputato tra le file dei laburisti alla Camera dei comuni, è passato alla storia il suo atto di coraggio, quando disse “no” a Tony Blair, all’epoca premier britannico, sulla decisione di partecipare, con gli alleati, all’invasione in Iraq. “L’intervento mi lascia profondamente delusa perché è vergognoso. Le vittime saranno come sempre, donne, bambini, anziani”, disse opponendosi alla decisione di entrare nella guerra guidata dagli Stati Uniti senza l’autorizzazione delle Nazioni Unite. Jackson è tornata a recitare dopo aver lasciato il Parlamento nel 2015 e ha avuto alcuni dei suoi ruoli più acclamati, incluso il personaggio del titolo in ‘Re Lear‘ di Shakespeare. È stato aperto all’Old Vic di Londra nel 2016 e successivamente ha suonato a Broadway. Ha avuto un ruolo nel film del 2019 ‘Elizabeth is Missing’. Ha vinto un premio Bafta, l’equivalente britannico di un Oscar, per la sua interpretazione di una donna che con l’Alzheimer cerca di risolvere un mistero. Una carriera e una vita davvero intensa.

Glenda Jackson è morta a 87 anni, era nata il 9 maggio 1936 a Birkenhead, nel Wirral. Figlia di un muratore, ha frequentato la scuola locale, lasciando a 16 anni per lavorare a Boots. Annoiata, si è unita a un gruppo teatrale della Ymca. Due anni dopo, ha vinto una borsa di studio alla Royal Academy of Dramatic Art (Rada). Ha avuto un piccolo ruolo nel film del 1963, ‘This Sporting Life‘. Ha sposato l’attore e commerciante d’arte Roy Hodges. La coppia ebbe un figlio, Dan, che divenne un noto commentatore politico. È entrata a far parte della Royal Shakespeare Company nel 1964 e, un anno dopo, la sua grande svolta è arrivata con la produzione teatrale di Peter Brook di Marat/Sade: lì Jackson ha interpretato la pazza detenuta in manicomio che si ritrova a recitare il ruolo di Charlotte Corday, l’assassina del rivoluzionario francese Jean Marat.

Nel 1969 ha vinto il suo primo Oscar come migliore attrice, nell’adattamento di Ken Russell del romanzo ‘Women in Love’. Il film è diventato famoso per le sue scene di nudo che, ha ricordato in seguito Jackson, ha interpretato con “un prevalente senso di freddezza” e ha suscitato l’ammirazione di Jackson per il regista Russell che ha ricambiato, scegliendola in ‘The Music Lovers‘, il suo film biografico su Ciajkovskij. La pellicola, che ruotava attorno alla relazione tra il compositore omosessuale e la moglie ninfomane – interpretata da Jackson – non fu un successo commerciale. In seguito Glenda è entrata in politica, vincendo le elezioni in Parlamento nel 1992 e nel 1997 ha ricoperto l’incarico di ministro dei Trasporti nel primo governo Blair.

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