Sembra che quest’anno la primavera non voglia proprio arrivare. Più che maggio, infatti, sembra un mese autunnale, tra maltempo e temperature non proprio stagionali. Lo sanno bene gli spettatori che, durante la giornata di ieri 1° maggio, si sono recati all’Uno Maggio Taranto libero e pensante, ovvero il festival musicale che dal 2013 è organizzato annualmente in occasione della Festa dei lavoratori, nella città pugliese. L’evento, infatti, non è andato come previsto. A causa del maltempo, l’Uno Maggio Taranto ha chiuso anticipatamente rispetto al programma. La pioggia incessante metteva a rischio la sicurezza del pubblico all’interno della zona adibita, ormai trasformata in un campo di fango. L’ultimo artista ad esibirsi è stato Gemitaiz. Sul palco avrebbero dovuto salire ancora, tra gli altri, Samuele Bersani, Vinicio Capossela, Tonino Carotone, Niccolò Fabi, Nino Frassica e la Los Plaggers Band, Marlene Kuntz, Willie Peyote, Ron e la Rappresentante di Lista. Ma niente da fare. La decisione di terminare anticipatamente il concerto è stata assunta dagli organizzatori del concerto con la Commissione di pubblica sicurezza. “Abbiamo provato ad andare avanti per quanto ci è stato possibile. Erano condizioni molto proibitive, ma la macchina di Uno Maggio Taranto ha dimostrato anche quest’anno di essere una macchina altamente professionale. Tutte le maestranze hanno lavorato per metterci nelle condizioni di essere in sicurezza e la sicurezza per noi è fondamentale e sarebbe una barzelletta se mancassimo in questo”.

A parlare così è stato Michele Riondino, che ha curato insieme ad Antonio Diodato e Roy Paci la direzione artistica del concertone dell’Uno Maggio Libero e Pensante di Taranto. “Ringrazio – ha aggiunto, come riportato dal Quotidiano di Puglia -, tutte le maestranze, tutti i service, tutti coloro che ci hanno permesso di andare avanti fin quando è stato possibile. Non abbiamo potuto finire perché ormai la pioggia era diventata insostenibile e anche il vento. Era un problema non di sicurezza in senso stretto perché nessuno sarebbe morto sul palco ma sarebbe saltata la luce, ci saremmo dovuti fermare. Avremmo potuto avere problemi tecnici, per la scaletta, per l’esibizione degli artisti. Adesso dobbiamo gestire in qualche modo le prossime ore”. Infine ha concluso: “È un evento importante e Taranto ha bisogno di questo evento, così come l’Italia. Ma essendo una manifestazione totalmente autoprodotta perché siamo noi che paghiamo di tasca nostra tutti i lavoratori e l’attrezzatura, dovremo trovare un modo per sostenere l’Uno Maggio Taranto non solo in modo passionale ma anche economico. Quindi nelle prossime ore ci attiveremo per organizzare degli eventi e raccolte fondi in città e in rete. C’è un crowdfunding unomaggiotaranto2023 con un link per invitare le persone a sostenere i costi di questo grandissimo evento”. Nel momento in cui scriviamo, sono stati raccolti 4.690,00 euro.

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