Cultura

La Bohème tra i piaceri e i dolori degli anni Ottanta: VoceallOpera sceglie Puccini per riportare la lirica in periferia (e a prezzi modici)

di Diego Pretini

Un gruppo di giovani spensierati a cui capita la peggiore delle cose possibili, la morte di una coetanea, un’amica, un’amante. La Bohème è una storia senza tempo: Giacomo Puccini l’ha scritta immaginandola nel secolo che l’ha fatto nascere, l’Ottocento. Ma che effetto farebbe immaginarla negli anni Ottanta del Novecento: il decennio che spinse la società verso un’improvvisa (apparente) leggerezza, tra la ricerca del piacere e del divertimento, l’immersione in un’atmosfera sempre tendente all’eccentrico, attraversato con luci non solo colorate, ma anche oblique. E’ lì, in quegli anni da corsa e da bere, che la trasferiscono il regista Gianmaria Aliverta e l’associazione milanese VoceallOpera, che da anni riesce a produrre una lirica a basso prezzo, con produzioni a costi economici e in particolare portandola fuori dalla circonvallazione della città, il che è sempre più raro. L’appuntamento è per il 14 e 16 aprile allo SpazioTeatro89, in via Fratelli Zoia, da tempo “casa” delle repliche dell’associazione.

Sarà una Bohème inusuale per una Milano, abituata allo sfarzo ridondante dell’allestimento zeffirelliano, Aliverta punta tutto sulla recitazione, attorialità e bravura vocale del cast, che è composto in gran parte dai vincitori del concorso internazionale Giancarlo Aliverta, “Lo spettacolo non vedrà una riscrittura drammaturgica – spiega Aliverta – La vicenda verrà mantenuta intatta con tutte le indicazioni pucciniane, il tutto vestito, però, con gli abiti dalle tinte forti e sgargianti degli anni Ottanta-Novanta del Novecento. Erano anni sognati, gli anni dei paninari, dei colori forti, delle capigliature e trucchi stravaganti, ma anche gli anni che hanno più di tutto segnato le giovani generazioni. Gli anni infernali in cui spopolava l’Hiv: quasi tutte le compagnie di giovani hanno dovuto fare i conti con la morte, hanno dovuto affrontarla, esattamente quello che accade ai protagonisti del dramma di Puccini”.

Aliverta è reduce di un periodo fittissimo d’impegno che lo ha visto impegnato a gennaio alla pre-inaugurazione di stagione con Mirandolina al teatro Comunale di Bologna, in seguito ad inaugurare la nuova sala del teatro con Madama Butterfly e in seguito al debutto mondiale dell’opera commissionata da VoceallOpera al teatro Coccia di Novara, il C’era due volte il Barone Lamberto.

A dirigere la parte musicale due pilastri dell’associazione, Marco Alibrando (vicepresidente e direttore musicale di VoceallOpera) e Nicolò Jacopo Suppa (consigliere dell’associazione): entrambi sono certezze della direzione operistica che si stanno imponendo nel panorama lirico italiano e internazionale. Le scene essenziali e pulite sono firmate da Francesca Donati e i costumi (coloratissimi) di Matteo Corsi.

***

Info
La Bohème | Opera in quattro quadri
Musica | Giacomo Puccini
Libretto | Giuseppe Giacosa e Luigi Illica

Quando | 14.4.23 e 16.4.23
Dove | SpazioTeatro89, via Fratelli Zoia 89 – Milano
Produzione | VoceallOpera in coproduzione con Orchestra Senzaspine
Biglietti | Mailticket (recita 14 aprilerecita link 16 aprile)
Contatti | SpazioTeatro89: prenotazioni@spazioteatro89.org – 02 40914901
Web | www.voceallopera.com
Social | Fb VoceAllOperaIg voce_allopera

Regia | Gianmaria Aliverta
Scene | Francesca Donati
Costumi | Matteo Corsi
Direzione d’orchestra | Marco Alibrando (14.4) e Nicolò Jacopo Suppa (16.4)
Orchestra | Orchestra SenzaSpine di Bologna

Cast
Alessia Panza e Francesca Manzo* | Mimì
Giuseppe Infantino* | Rodolfo
Rocio Faus* | Musetta
Alfonso Michele Ciulla | Marcello
Francesco Bossi* | Schaunard
Yuri Guerra | Colline
Luca Gallo | Benoît /Alcindoro
Massimo Pilloni | venditore ambulante
*vincitori del concorso lirico internazionale Giancarlo Aliverta

Collaborazioni | Coro delle voci bianche del Teatro Comunale di Bologna (direzione del maestro Alhambra Superchi) e Coro di VoceAllOpera (direzione del maestro Giacomo Mutigli)

La Bohème tra i piaceri e i dolori degli anni Ottanta: VoceallOpera sceglie Puccini per riportare la lirica in periferia (e a prezzi modici)
Precedente
Precedente
Successivo
Successivo

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.