Televisione

Raffaella Mennoia, il braccio destro di Maria De Filippi racconta tutta la verità su Uomini e Donne

Un'intervista al Corriere della Sera in cui lancia il suo primo libro, Cupido spostati (edito da Vallardi), e in cui parla del successo e delle critiche al dating show di Canale 5

di Francesco Canino

Maria De Filippi? È il filo conduttore della mia vita”. A parlare è Raffaella Mennoia, braccio destro della conduttrice nonché storica autrice di Uomini e Donne e degli altri programmi prodotti dalla Fascino (la casa di produzione della De Filippi). La sua presenza al funerale di Maurizio Costanzo non è passata inosservata visto che in prima fila, al fianco del figlio Gabriele, c’era proprio lei. “Oltre a me c’erano tante persone del nostro gruppo, ci siamo stretti tutti intorno a lei”, spiega oggi la Mennoia in un’intervista al Corriere della Sera in cui lancia il suo primo libro, Cupido spostati (edito da Vallardi), e in cui parla del successo e delle critiche al dating show di Canale 5.

RAFFAELLA MENNOIA E IL LEGAME CON MARIA DE FILIPPI

“Con Maria c’è un legame di amicizia da tanti anni, è la persona che, insieme ad Alberto Silvestri, mi ha insegnato tutto del mio lavoro”. Raffaella Mennoia definisce così il rapporto che la lega alla De Filippi e nell’intervista cita anche Alberto Silvestri, storico autore del Costanzo Show scomparso nel 2001 (è il padre di Daniele Silvestri, ndr). “Maria è una persona molto esigente ma che rispetta il lavoro degli altri. Da noi, in Fascino, c’è meritocrazia. Fai strada se lavori e ti impegni”, prosegue la Mennoia. E proprio il gruppo di lavoro si è stretto attorno alla De Filippi nei giorni dopo la morte di Maurizio Costanzo. “Non ho ben capito cosa è successo in quei giorni”, ammette a posteriori. “Nulla è stato deciso a priori, era semplicemente un assecondare gli eventi, tutto molto spontaneo. Non c’è stato alcun genere di ragionamento”, prosegue. Per questo, tutto il gruppo si è stretto attorno alla conduttrice: “Ci siamo messi a servizio di quello che stava succedendo, non come persone che lavorano lì ma come persone che provano un affetto. Se vuoi bene a una persona le stai vicino”. Ma alla domanda su come stia oggi Maria De Filippi, la Mennoia sorvola: “Posso non rispondere?”.

UOMINI E DONNE, IL TRASH E LE POLEMICHE

Il resto dell’intervista è incentrato su Uomini e Donne, che in questi giorni – complice l’“effetto Gemma Galgani” – viaggia intorno ai 3 milioni di spettatori e il 30% di share: numeri incredibili che spesso ormai non si registrano nemmeno in prime time. Il libro della Mennoia trae ispirazione proprio da Uomini e donne, dalle storie d’amore, dalle relazioni, dai continui colpi di scena che animano il programma. Ma perché ha ancora tutto questo successo? Secondo l’autrice perché “è un po’ una fotografia di cosa succedeva una volta nelle piazze, di persone che si incontravano e magari si innamoravano. Oggi questa piazza siamo noi. E a casa si immedesimano nelle storie che mandiamo in onda”. Nonostante questo, non mancano le critiche, in particolare per l’eccesso di trash: “Non penso che facciamo trash e comunque non penso che trash sia una parola negativa. Penso che il trash sia negli occhi di chi guarda, di chi si approccia con la puzza sotto il naso”. Quanto alle accuse di costruire a tavolino le storie, la Mennoia è categorica: “È tutto vero, per noi è fondamentale la verità del programma. Cerchiamo di evitare che chi viene da noi voglia fregarci. Però è chiaro che c’è un margine di errore, non possiamo garantire al 100% che tutti vengano per cercare l’amore piuttosto che la notorietà”.

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