Non ci sto a dire che gli italiani sono razzisti. L’Italia vuole bene a Paola, le ha insegnato a giocare a volley e lei ne è consapevole. Comunque apprezzo che poi abbia riconosciuto di essere andata oltre il segno”. Maurizia Cacciatori, ex pallavolista e icona dello sport italiano, intervistata dal Corriere della sera ha parlato del ruolo delle donne nello sport e, tra le altre cose, ha commentato le dichiarazioni della schiacciatrice della nazionale Paola Egonu. E in particolare le accuse sul razzismo vissuto in prima persona e le sue dichiarazioni da co-conduttrice di Sanremo. “Paola ha semplicemente dosato male le parole. La Nazionale italiana e la maglia azzurra sono molto amate. E noi quella maglia la vogliamo addosso a lei. Paola ha sofferto molto, ha trattato temi importanti, ma forse ha sbagliato nell’inquadrare le parole nel modo giusto. Ha detto certe cose per mancanza di esperienza e per impulsività”.

Secondo Cacciatori, Egonu “ha ceduto al ricordo e alla rabbia di certi episodi. Paola ha davanti tante bambine e deve sempre dare buoni messaggi. Il razzismo va combattuto, ma questo Paese va oltre certe cose. Un po’ di autocritica le farà bene”. E alla domanda se rischi di diventare “un’accentratrice”, come osservato dalla dirigente sportiva ed ex pallavolista Francesca Piccinini, Cacciatori ha ribattuto: “Il ruolo in cui gioca si presta: attacca le palle più importanti” chiosa Cacciatori. Però “Paola conosce il senso della squadra. Sente la pressione che la circonda e lo stress del dover vincere. Ma credo abbia capito. Io poi tendo a guardarla con una visione materna e sono indulgente”.

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