È uno dei capisaldi della nostra salute. Rinforza le difese immunitarie, previene l’ansia e lo stress e l’insorgenza di altre malattie; mentre dormire poco e in maniera poco soddisfacente è in relazione all’aumento del rischio di patologie come quelle cardiovascolari, diabete e sovrappeso. Alcuni studi rivelano come anche solo l’alterazione di una sola ora di sonno mancato, può determinare nell’attività giornaliera un livello inferiore di attenzione mentale. Insomma, il buon riposo potrebbe essere un farmaco naturale. Il condizionale è d’obbligo perché purtroppo risulta scarsamente disponibile per oltre 13,4 milioni di italiani che soffrono di insonnia, secondo le ultime rilevazioni di Aims – l’Associazione italiana medicina del sonno che promuove la ricerca, la divulgazione e la formazione clinica sul sonno da più di 30 anni. Di queste persone, il 46% non fa nulla per risolvere il problema. Siamo di fronte a una cifra che è raddoppiata con la pandemia da Covid, con le donne che rappresentano circa il 60% del totale; mentre il 20% riguarda bambini e ragazzi. In sintesi, in Italia 1 adulto su 4 soffre di insonnia cronica o transitoria. Indicatori di questi segnali di disagio sono anche la diffusione di ricerche e nuove tendenze per riuscire a sperimentare un sonno ristoratore.

Dal nuovo trend dell’ASMR per dormire bene alla mascherina da notte che migliora la memoria: verità e falsi miti sul sonno

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