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Mogol: “Lucio Battisti aveva appreso di avere la cirrosi epatica grave. Gli mandai una lettera quando era in ospedale, pianse”

Ospite a Oggi e un altro giorno, su Rai1, Giulio Rapetti ha ricordato di quella missiva inviata al cantante

di Francesco Canino

Lucio Battisti? Mi è mancato molto”. È un Mogol profondamente commosso quello che a Serena Bortone ha raccontato dell’ultimo contatto avuto con l’amico di sempre, con cui ha formato una delle coppie più iconiche e leggendarie della musica italiana. Ospite a Oggi e un altro giorno, su Rai1, Giulio Rapetti ha prima ripercorso come sono nate alcune delle canzoni più celebri scritte da lui, da Emozioni a Il tempo di morire, poi ha ricordato di quella missiva inviata a Battisti quando il cantante era ricoverato in ospedale a causa della malattia a seguito della quale morì il 9 settembre del 1998. “Ho saputo che Lucio era in ospedale da un’infermiera che ho incontrato una sera a una cena: lei era nell’ospedale dove c’era Lucio e così io gli ho scritto una lettera e le chiesi di consegnargliela”, ha rivelato Mogol. Ma cosa c’era scritto in quella lettera? “Gli scrissi: ‘Caro Lucio, ho saputo che sei in ospedale, spero che i giornali esagerino. Ti auguro di guarire presto. Comunque, se hai bisogno di me questo è il mio numero di cellulare‘”.

Per anni poi Mogol non ha avuto la certezza che quella lettera gli fosse stata consegnata né che Battisti avesse effettivamente avuto modo di leggerla. Dieci anni dopo, attraverso un’amica, la giornalista de La Stampa, Marinella Venegoni, venne a sapere che non solo la missiva gli era consegnata ma anche quale reazione ebbe l’amico con cui da tempo non era più in contatto. “Mi ha telefonato un medico di quell’ospedale che era presente quando Lucio ha aperto la lettera e mi ha detto che si è messo a piangere. Si è commosso… aveva appreso di avere la cirrosi epatica grave. Io ho saputo da questo medico… mi è mancato molto sì”, ha concluso Mogol cedendo alla commozione.

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