Credit Suisse approfitta della sponda offerta dalla Banca centrale svizzera e annuncia che “eserciterà la sua opzione” prendendo in prestito “fino a 50 miliardi di franchi svizzeri”, circa 54 miliardi di dollari, per “rafforzare preventivamente la sua liquidità” con un’azione “decisa”. L’istituto di credito, crollato sui mercati mercoledì dopo che la Saudi National Bank, suo primo azionista, ha annunciato che non avrebbe aderito a un eventuale aumento di capitale, ha spiegato la mossa in una nota riparando sotto l’ombrello offerto dalla Snb e dalle autorità di vigilanza svizzere. Il consiglio federale svizzero, l’organo esecutivo del governo della confederazione, terrà oggi una riunione straordinaria sulla situazione.

“Questa ulteriore liquidità sosterrà le attività core e i clienti di Credit Suisse mentre Credit Suisse prende le misure necessarie per creare una banca più semplice e concentrata sulle necessità dei suoi clienti”, afferma la banca svizzera che oltre al rafforzamento della liquidità si offre per riacquistare debito per circa 3 miliardi di franchi. Alle due mosse il titolo dell’istituto di credito elvetico ha reagito facendo segnare fino a +40% alla Borsa di Zurigo.

E tutti i mercati europei, dopo le chiusure prudenti in Asia, recuperano terreno rimbalzando dal profondo rosso di mercoledì. Piazza Affari ha aperto in territorio positivo con guadagni stabilmente sopra l’1% e anche Francoforte fa segnare +1,6%. Segno positivo anche per gli indici di Parigi e Londra. La Commissione europea ha spiegato che sta “seguendo da vicino gli sviluppi del settore bancario dell’Ue e siamo in contatto con le autorità competenti europee e nazionali responsabili della supervisione” delle banche. “Come di consueto – ha aggiunto una portavoce – non commentiamo i movimenti quotidiani del mercato”.

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