L’Asn, l’Autorità di vigilanza francese sulla sicurezza nucleare, ha ordinato a Électricité de France (Edf) di ispezionare circa 200 saldature di tubi nei 56 reattori nucleari che gestisce. La decisione segue la scoperta di qualche giorno fa di nuove crepe nella struttura di Pleny 2, in Normandia, chiusa in via precauzionale. Problemi sono stati riscontrati anche nella centrale di Cattenom 3 in Mosella. Edf per ora non commenta ma nei giorni scorsi la società, una sorta di Enel francese controllato al 93% dal governo transalpino, ha affermato che le nuove crepe sono riconducibili all’usura termica che si produce quando acqua molto calda e molto fredda si incontrano all’interno dei tubi, provocandone dilatazione e contrazione. Alla base dell’eccessiva usuraa ci sarebbe un difetto di progettazione.

I nuovi problemi arrivano a pochi giorni dalla firma di un accordo con le italiane Ansaldo energia e Ansaldo nucleare per lo sviluppo di progetti relativi al nucleare di ultima generazione che, in prospettiva, potrebbero riguardare anche l’Italia. Oggi inoltre Francia e Gran Bretagna hanno annunciato una nuova intesa per rafforzare la loro cooperazione sull’energia nucleare. In passato Parigi otteneva dal suo parco di centrali nucleari oltre il 70% del suo fabbisogno energetico. I ripetuti problemi degli ultimi mesi e le esigenze di costosi manutenzione e ammodernamento degli impianti hanno però ridotto questa quota costringendo la Francia, per la prima volta dopo anni, ad importare elettricità dall’estero.

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