La vita di un latitante del calibro di Matteo Messina Denaro, la cui sorella Rosalia è stata arrestata oggi dal Ros, era fatta di tantissimi accorgimenti: comunicazioni con i pizzini (tanti quelli trovati dagli investigatori nei covi t ra cui un vero e proprio pamphlet politico) e nomi e segnali in codice per eludere le indagini dei carabinieri. Proprio gli accertamenti del Ros hanno svelato come la donna eseguisse alla lettera gli ordini del fratello che le spiegava anche con dei disegni, passo passo, come mantenere i contatti con i suoi uomini, come accertare la presenza di eventuali telecamere degli investigatori e distruggerle e quali segnali – lo straccio appeso alla finestra ad esempio -, lanciare nel caso in cui temesse la presenza degli inquirenti. Un vademecum per potersi districarsi da eventuali reti ed evitare ogni possibile trappola.

“Nel caso di Condor c’è qualcosa che non va, devi mettere questo segnale che ti allego al disegno 1. Conosci il posto. Metti a stendere uno straccio o più stracci, il colore non importa, io li ho dipinti di blu, ma può essere di qualsiasi colore. – spiegava il capomafia alla donna in un pizzino ritrovato dal Ros – Messo in quel posto Reparto (nome in codice ndr) se ne accorge da lontano e non si avvicinerà ed andrà via. Naturalmente se accade ciò si perdono i contatti quindi devi essere sicuro che ci sia qualcosa che non va, non vorrei perdere i contatti per un falso allarme” scriveva il padrino. Perdere un tramite poteva essere molto fastidioso per l’uomo che si nascondeva da 30 anni e che temeva la cattura.

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