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Clochard morto per strada a Milano, povertà e gelo fanno la sesta vittima in pochi giorni. Croce Rossa: “Bisogna difendere i più fragili”

Tre morti a Milano e tre a Roma: con l'arrivo delle temperature sotto zero le associazioni di volontari non riescono a portare assistenza a tutte le persone senza dimora che ne avrebbero bisogno. Secondo l'ultimo censimento dell'Istat, in Italia sono oltre 96mila. CRI: "C'è una situazione fuori controllo. Dare risposte concrete"
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Ancora una vittima della povertà nelle strade delle grandi città italiane. Questa volta è successo a Milano, nel sottopassaggio Mortirolo, nei pressi della stazione Centrale. Qui la notte scorsa, 22 gennaio, alcuni volontari, durante il loro classico giro per portare assistenza alle persone senza casa, hanno scoperto il cadavere di un clochard. Si tratta di un uomo di 52 anni di origine senegalese, morto con tutta probabilità di freddo. Aveva provato a trovare riparo dal gelo nel sottopasso Mortirolo, ma le temperature sotto lo zero registrate nella notte milanese non gli hanno dato scampo.

Si tratta della sesta persona morta in pochi giorni. Già altri due clochard erano morti per strada a Milano a causa del freddo, e altri tre decessi si sono registrati a Roma. Il 17 gennaio, nella Capitale erano stati ritrovati i corpi in ipotermia di due persone senza fissa dimora: il primo è stato individuato nella zona di piazza Maggiore. Il secondo è stato scoperto su una panchina di un parco in via Caterina Troiani, a Spinaceto. Due giorni più tardi, a Ostia, sul litorale romano, è stata trovata la terza vittima: un clochard di 67 anni. Aveva provato a rifugiarsi nella pineta di Castel Fusano. I carabinieri, intervenuti sul posto, gli hanno trovato addosso una tessera della Caritas.

“Tra le tante emergenze italiane ci dovrebbe essere anche quella per i più fragili. Morire di freddo perché si è senza dimora è inaccettabile“, commenta Rosario Valastro, presidente della Croce Rossa Italiana. Secondo l’ultimo censimento dell’Istat, in Italia le persone senza tetto sono oltre 96mila. “C’è una situazione che è fuori controllo, segno di un’impotenza a dare risposte concrete che siano vicine al trovare soluzioni – aggiunge -. Le persone senza dimora continuano a essere non solo numerose ma lasciate in una condizione di quasi abbandono, nonostante l’aiuto che ricevono da parte delle associazioni di volontariato. La Croce Rossa è attiva con servizi di assistenza e spesso rappresenta l’unica forma di sostegno”, conclude.

Foto di archivio

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