Eliminare il più possibile le perdite di tempo, giocare più minuti e stop ai rigori per micro-contatti. È questo l’esito del raduno tra gli arbitri della Can A e B e il designatore Gianluca Rocchi, svoltosi lunedì. A spiegare le novità è la Gazzetta dello Sport. Com’era prevedibile l’esperienza dei mondiali in Qatar sta determinando cambiamenti radicali nel mondo del calcio. Su quella stessa scia, in Italia, i direttori di gara seguiranno nuove linee guida. I lunghi recuperi a cui si è assistito ai mondiali non avevano l’obiettivo di allungare le partite, ma di recuperare il tempo perso nel corso della gara. E quell’impostazione è nata dalla volontà di Pierluigi Collina, capo degli arbitri mondiali.

Già da mercoledì quindi, prima giornata della seconda parte della stagione di Serie A, gli arbitri italiani dovranno assumere una nuova postura sul campo di gioco, con la finalità di giocare il più possibile. Non si vedranno i maxi-recuperi come quelli a cui si è assistito in Qatar, ma gli arbitri dovranno stroncare sul nascere le perdite di tempo. I lunghi recuperi, quindi, dovranno essere assegnati soltanto in casi particolari, come gli infortuni. Massima attenzione sarà rivolta ai calci di punizione e ai rinvii dei portieri. Gli arbitri non dovranno più chiudere un occhio quando i calciatori useranno pretesti per ritardare la battuta. Con queste nuove linee guida, i direttori di gara dovranno utilizzare di più fischietti e cartellini per evitare che il gioco si fermi inutilmente.E anche sui calci di rigore le cose cambieranno: la massima punizione non potrà essere concessa per micro-contatti nell’area di rigore.

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