Continua ad avanzare l’esercito ucraino nei territori che i russi hanno rivendicato e annesso unilateralmente alla Federazione. I militari di Kiev, secondo quanto riferisce il New York Times, sono prossimi alla liberazione di Kreminna, città nella regione del Lugansk, dove ieri ci sono stati pesanti combattimenti e che i russi stavano tentando di tenere rafforzando le posizioni di difesa. Ma secondo il governatore del Luhansk, Sergey Haidai, il comando russo ha già lasciato la città e anche alcuni civili russi venuti in città per lavorare sono fuggiti. “Dopo la liberazione di Kreminna ci sono due opzioni – ha scritto su Telegram -: spostarsi a Starobilsk, principale centro logistico della regione, o aiutare Bakhmut e andare a Rubizhne e Severodonetsk“. Secondo Haidai, il comando militare russo di Kreminna si sarebbe spostato in altri insediamenti occupati. Dato che “Kremennaya è la porta di accesso a due città molto più grandi nelle vicinanze, Severodonetsk e Lysichansk, importanti centri industriali del Donbass”, scrive il New York Times, “la liberazione della città e di altri insediamenti vicini amplierà il punto d’appoggio delle truppe ucraine nella regione e darà loro il controllo delle strade principali che portano a Severodonetsk e Lysychansk”.

Centinaia di civili scappano da Kherson – Guardando invece a Kherson, sono centinaia le persone in fuga a causa dell’intensificarsi dei bombardamenti russi: oltre 400 persone se ne sono andate dal giorno di Natale e al posto di blocco che porta fuori città le auto in coda sono piene di civili terrorizzati. “Prima ci bombardavano 7-10 volte al giorno, ora sono 70-80 volte, tutto il giorno. È troppo spaventoso“, ha raccontato una delle persone in fuga secondo quanto riporta la Bbc. “Amo l’Ucraina e la mia cara città. Ma dobbiamo andarcene”, ha detto. Kherson, presa dalle forze russe il secondo giorno dopo l’invasione, era stata liberata lo scorso 11 novembre, ma negli ultimi giorni gli attacchi russi si sono intensificati.

Bbc spiega che i russi stanno sparando dalla riva sinistra (est) del fiume Dnipro, dove si sono ritirati e il fiume è diventato una linea di frontiera de facto nel sud dell’Ucraina. Ieri è stato bombardato il reparto maternità di un ospedale della città, fortunatamente senza provocare vittime. Kherson è una regione strategicamente importante, spesso definita la porta della Crimea. Molti analisti ritengono che la Russia sia stata costretta a mettersi in posizione difensiva. Non è chiaro se l’esercito ucraino stia cercando di riprendere il controllo delle aree sulla riva sinistra del Dnipro.

Articolo Precedente

Ucraina, Crosetto: “Se la Russia rischia la sconfitta, c’è pericolo dell’uso del nucleare tattico”

next
Articolo Successivo

Guerra in Ucraina, Zelensky: “2023 anno decisivo. Supporto italiano ci consentirà di rafforzare la difesa aerea”

next