Dopo le accuse di ieri, con successiva retromarcia, a Bankitalia, ‘colpevole’ di aver criticato la prima manovra del governo Meloni su Pos e tetto al contante, come fatto in precedenza da Corte dei Conti e dall’Autorità Nazionale Anti Corruzione, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio per l’attuazione del programma, Giambattista Fazzolari, apre a modifiche sulla misura che elimina le multe ai commercianti che rifiutano pagamenti elettornici. “La misura del Pos può essere modificata scendendo a 50, 40 euro su questo non faremo le barricate” afferma Fazzolari che si rifiugia nell’utilità del “dibattito parlamentare”, che però sarà ridotto all’osso, visto che la manovra va approvata entro fine mese. E sullo studio citato da Bankitalia ieri nelle Commissioni parlamentari, secondo il quale il contante è più costoso per i commercianti rispetto alla carta e bancomat, Fazzolari replica: “Non lo decide Bankitalia. Sarà il commerciante a decidere o decide Bankitalia cosa deve fare il commerciante?”. Nessun passo indietro, invece, sull’innalzamento del tetto al contante, che secondo il segretario, a dispetto da quanto detto dalle maggiori istituzioni indipendenti del Paese “non favorisce l’evasione”.

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Per Meloni “il reddito di cittadinanza ti lascia dove sei, il lavoro ti può portare ovunque”

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