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Harry non è figlio di Carlo? “Il principe pronto a svelare la verità”

per Harry sarebbe arrivato il momento di trarre il dado sul gossip che va avanti da anni: è James Hewitt il suo vero papà? Approfittando dei consigli del suo ghostwriter John HR Moehringer (premio Pulitzer e autore di quel piccolo capolavoro di Open, di Andre Agassi), avrebbe deciso di scodellare la sua verità in un capitolo della sua autobiografia Spare, in uscita anche in Italia a inizio gennaio

di Francesco Canino

Tra i grandi misteri che tengono banco da decenni ci sono la morte di Elvis (c’è chi sostiene che sia vivo e che si nasconda chissà dove), la teoria su Avril Lavigne sostituita da un suo clone (morta suicida nel 2003, da allora sarebbe stata rimpiazzata da una sosia) e il gossip sul vero padre di Harry d’Inghilterra. Tra cospirazionismi inverosimili, leggende metropolitane alimentare dai tabloid e beceri rumors messi in circolo ad arte, ce n’è davvero per tutti i (dis)gusti. E se il “fantasma” di Elvis non può parlare, la Lavigne non si è mai nemmeno presa la briga di smentire la bufala siderale che la riguarda, la svolta sta per arrivare con il duca di Sussex.

Il quale, tra un pettegolezzo e l’altro su tradimenti perpetrati e subiti (non si parla che del “corna gate” che vedrebbe protagonista Meghan Markle con una delle loro guardie del corpo), avrebbe trovato finalmente il tempo per tornare su un caro vecchio chiacchiericcio che fa subito anni ’90 e copertine di Gente con i ferocissimi strilli ideati da Sandro Mayer (uno che le storia sulla monarchia le ha sapute raccontare e cavalcare come pochi, sbancando le edicole). Quello sulla vera identità del padre, che non sarebbe re Carlo III ma il maggiore James Hewitt, che con Lady Diana Spencer avrebbe avuto una relazione, sempre smentita, a metà degli anni ’80. Proprio sulle date toccherà prima o poi che i tabloid inglesi si mettano d’accordo: c’è chi dice che il militare e la principessa si sarebbero frequentati nel 1983, chi invece nel 1986, e non è una questione di poco conto visto che Harry è nato nel 1984. L’unica certezza è una evidente somiglianza tra Hewitt e Harry, a cominciare dai capelli rossi, su cui royal correspondent e presunti esperti di monarchia hanno costruito illazioni e vergato chilometri di articoli. Anche sulla relazione tra il militare e Diana è stato scritto di tutto, con tanto di immancabili rivelazioni bomba, come quelle dell’ex guardia del corpo della Principessa, Barry Mannakee, secondo cui il flirt iniziò nell’’83, quando lui stesso introdusse nottetempo di nascosto il Maggiore a Kensington Palace. “La prima notte è stata orribile. Avevo paura che Carlo facesse irruzione nella stanza”, confessò il bodyguard in un libro della biografa reale, Anna Pasternak.

A distanza di tempo, per Harry sarebbe arrivato il momento di trarre il dado e, approfittando dei consigli del suo ghostwriter John HR Moehringer (premio Pulitzer e autore di quel piccolo capolavoro di Open, di Andre Agassi), avrebbe deciso di scodellare la sua verità in un capitolo della sua autobiografia Spare, in uscita anche in Italia a inizio gennaio. “È probabile che parlerà delle voci su Hewitt in Spare. Quello che è certo è che Harry rivelerà in questo libro i suoi dubbi, pensava che Carlo non fosse davvero suo padre, anche se quasi certamente condividono lo stesso DNA”, scrive il magazine New Idea, secondo cui si toglierà parecchi sassolini sul rapporto conflittuale con il padre. Certo, ormai circola più anticipazioni sul libro di Harry che di quelle dell’immancabile classico natalizio di Bruno Vespa, con la differenza che il principe non fa il giro di tutti i salotti televisivi per promuoverlo e dunque tutto ciò che trapela potrebbe essere smentito nel momento stesso in cui il memoir approderà nelle librerie di tutto il mondo. Non resta che aspettare un mese per sapere dove inizia la verità e dove finisce il verosimile.

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