Cercasi social media manager con partita Iva e retribuzione lorda mensile di 1.376 euro per circa 7 ore di lavoro al giorno. E disponibilità alla turnazione anche nei festivi. Un annuncio del genere, se proposto da un privato, rischia di finire al centro delle polemiche. Questa volta, è ancora peggio perché a pubblicarlo è stato il Comune di Milano. L’amministrazione guidata da Giuseppe Sala, oltretutto, cerca una persona laureata e con comprovata esperienza di almeno due anni. Caratteristiche altamente qualificate che cozzano con la retribuzione e la tipologia contrattuale, nonché con l’impegno orario richiesto ogni giorno equivalendo di fatto a un full time. Insomma, non si tratta di un’esperienza formativa ma di un tempo pieno e con grande responsabilità.

Il lavoratore chiamato a seguire i canali social del Comune di Milano dovrà essere in possesso di una partita Iva o provvedere alla sua apertura, si spiega nel bando, perché “necessaria per la contrattualizzazione”. La cifra indicata per i sei mesi di lavoro – 8.259,02 euro – va intesa al lordo degli oneri previdenziali. E pur essendo previsto il pagamento extra dell’Iva al 22% si arriva a 10.076 euro. A conti fatti, stando il doversi pagare i contributi, si parla di circa 1.000 euro netti, destinati a variare leggermente in base al regime fiscale.

Ma la polemica si è scatenata soprattutto in merito all’impegno richiesto a fronte della retribuzione: sette ore al giorno: “Si richiede un impegno quantificabile in circa 900 euro complessive – si legge nell’annuncio – e l’incarico in oggetto avrà durata dalla data di conferimento, presumibilmente 24 dicembre 2022 e fino al 14 giugno 2022”, si legge nell’annuncio del Comune di Milano. In altri termini, il social media manager lavorerà circa 7 ore per 22 giorni lavorativi al mese.

Ma c’è di più, perché la persona incaricata dovrà lavorare anche nei weekend: “L’incarico comporta una gestione condivisa dei canali social istituzionali, affinché venga garantita un presidio 7 giorni su 7, dalle 09 alle ore 19.30”, è scritto nel bando. E tra i giorni da coprire ci sono anche le giornate festive e pre-festive del 31 dicembre 2022, 1° gennaio, 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno 2023: “Si chiede un presidio affinché vengano garantite le pubblicazioni di comunicazioni, di post e di dirette che si tengono in tali date per appuntamenti istituzionali”. Insomma, al candidato – che dovrà essere in possesso almeno di una laurea triennale e dovrà avere almeno un’esperienza biennale come Content creator nell’ambito dei social network – potrà capitare di lavorare in giornate “rosse”.

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