Momenti di tensione questa mattina fuori dall’Università La Sapienza di Roma dove alcuni appartenenti ai collettivi studenteschi hanno inscenato una protesta contro il convegno, organizzato da Azione Universitaria (sigla degli studenti di destra) dove erano attesi, tra gli altri, esponenti di Fratelli d’Italia (il deputato Fabio Roscani) e il giornalista Daniele Capezzone. “Fuori i fascisti dalla Sapienza”, lo striscione esposto da alcuni manifestati che volevano accedere all’evento ma sono stati contenuti dalle forze dell’ordine. Nel video, le cariche di alleggerimento. Uno dei partecipanti è stato identificato dalla polizia. In totale, in base a quanto si apprende, i giovani davanti alla facoltà di Scienze Politiche erano circa una cinquantina.

Su quanto accaduto è intervenuta subito la rettrice, Antonella Polimeni, secondo cui l’Università “deve essere un luogo in cui si studia, si cresce, in cui bisogna incontrarsi e confrontarsi, ma non scontrarsi fisicamente. Condanniamo ogni forma di violenza e garantiamo, a ogni individuo che agisca secondo i principi costituzionali, il diritto a manifestare liberamente le proprie opinioni nel rispetto della pluralità delle idee”. L’ateneo ha fatto presente che l’associazione studentesca Azione Universitaria ha organizzato un convegno regolarmente autorizzato, “come quotidianamente avviene ad opera di tante altre associazioni studentesche, con la partecipazione di docenti e di alcuni esponenti politici e giornalisti. Vista la particolare veemenza delle proteste di un gruppo di persone intenzionate a entrare in aula per interrompere il convegno il dirigente del servizio predisposto dalla Questura di Roma, a cui spetta la tutela dell’ordine pubblico, ha deciso di intervenire per garantire la sicurezza collettiva”.

“Consideriamo inaccettabile la reazione della polizia”, ha scritto la Flc Cgil. “I giovani protestavano pacificamente contro una conferenza sul ‘capitalismo buono’. Non tolleriamo mai che il dissenso venga represso con la violenza, e che questo avvenga all’interno dei luoghi della formazione. Chiediamo l’immediato chiarimento dell’accaduto a tutte le istituzioni, in particolare chiamate a fare chiarezza su chi ha autorizzato questo intervento violento”. A condannare la reazione delle forze dell’ordine anche diversi esponenti del Partito democratico: il senatore Francesco Verducci, la deputata Chiara Gribaudo (che ha annunciato un’interrogazione) e la senatrice Cecilia D’Elia.

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