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Selvaggia Lucarelli: “Mio padre insultato dal tassista fuori dalla Rsa solo perché è mio padre. Che schifo”

La giornalista racconta l'aggressione verbale subita dal padre di 88 anni. L'unica colpa dell'anziano? Essere suo genitore: “'Ah è il padre di Selvaggia Lucarelli?' E giù a invenire contro di me”

di Emanuele Corbo

Il padre di Selvaggia Lucarelli aggredito verbalmente solo perché, appunto, genitore della giornalista. È successo nelle scorse ore a Milano e a raccontare lo spiacevole episodio è stata la stessa Lucarelli nelle sue Instagram stories. “Oggi a Milano una tassista va a prendere mio padre, 88 anni, quasi sordo, fuori dalla RSA. Per un fraintendimento sulla chiamata lui fa il mio nome e ‘Ah è il padre di Selvaggia Lucarelli?‘ E giù a inveire contro di me. Mio padre in imbarazzo e dispiaciuto. Che schifo”.

Il rapporto tra Selvaggia Lucarelli e i tassisti non è dei più idilliaci. Più volte in tempi recenti la giornalista e giurata di Ballando con le stelle si è trovata a muovere delle critiche alla categoria a causa di comportamenti riprovevoli. Pochi giorni fa aveva mostrato supporto a Marina Di Guardo, mamma di Chiara Ferragni, che aveva avuto una brutta esperienza con un tassista, ancora una volta a Milano. La mamma dell’influencer doveva raggiungere l’aeroporto di Linate ma il tassista avrebbe percorso una strada più lunga. Chiesto il motivo, la Di Guardo sarebbe stata aggredita verbalmente e invitata a scendere dall’auto. Solo dietro minaccia di chiamare la polizia il conducente avrebbe, suo malgrado, proseguito la corsa verso la meta finale. In quell’occasione Selvaggia Lucarelli aveva ripreso la vicenda commentando: “Forse è la volta buona che si smuove qualcosa”.

Purtroppo gli attriti tra la Lucarelli e i tassisti non si limitano a questa storia. In estate, infatti, la giornalista si era sfogata con La Stampa in questi termini: “Sono una cliente molto assidua dei tassisti e posso dire di avere un bagaglio di esperienza che fa statistica. Quando mi sento dire ‘parli delle mele marce, ma la categoria è altro’, evidentemente sono molto sfortunata. Incontro spesso mele marce. E io non taccio”. Aveva inoltre dipinto così i tassisti: “Sono una categoria molto aggressiva, chiusa al cambiamento, vorrebbero che rimanessimo a 20 anni fa. Devono assecondare i cambiamenti. È una categoria che storicamente è stata trattata con i guanti bianchi, iniziando dal fatto che pagano le tasse basando il loro reddito sugli studi di settore. Ridicolo. Leggenda vuole che tutta la politica è spaventata perché significano decine di migliaia di voti”. Ad agosto, invece, aveva filmato la lite con un tassista che aveva finto di avere il pos scarico. Inizialmente il conducente aveva detto che avrebbero aspettato l’arrivo della polizia per la sanzione ma che non avrebbe fermato il tassametro. Quando poi la Lucarelli gli aveva ricordato l’obbligo di avere il pos, dopo qualche secondo il tassista aveva tirato fuori “il pos di mio fratello, che è anche il mio socio” aggiungendo: “Non c’è bisogno di far precipitare le cose in questo modo”.

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