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Parla il marito della sarta di Sophia Loren: “Scemi, me l’hanno incarcerata! Loretta torna anche se mi hai pugnalato, era solo una feritina”

La figurante e sarta di Sofia Loren e Marcello Mastroianni a Cinecittà ha accoltellato il marito durante una lite familiare lo scorso agosto. Loretta, che attualmente si trova ai domiciliari nella casa famiglia delle suore di Santa Caterina, è accusata di lesioni gravi. Come sta oggi il marito? Lo ha raccontato al Corriere della Sera

di Luca Guarneri

È l’8 agosto 2022 quando l’ottantaquattrenne Loretta venne portata via di forza da casa e viene portata nel carcere di Rebibbia in camicia da notte. Cosa era successo in quella drammatica giornata? La figurante e sarta di Sofia Loren e Marcello Mastroianni a Cinecittà aveva accoltellato il marito durante una lite familiare. La donna, che attualmente si trova ai domiciliari nella casa famiglia delle suore di Santa Caterina, è accusata di lesioni gravi. Come sta oggi il marito di Loretta? Cosa pensa riguardo ciò che è successo a distanza di mesi? In una lunga intervista a “Il Corriere della sera” Paolo ha raccontato quell’amore durato 36 anni prima di quella coltellata. “Scemi, me l’hanno incarcerata! Io rivoglio Loretta qui con me. I criminali sono fuori e lei è dentro”. Inizia così il racconto choc di Paolo Tanasi, 83 anni, dal salotto di casa sua. Proprio in questa abitazione, in cucina, era stato aggredito dalla moglie prima di essere portato d’urgenza in prognosi riservata al policlinico di Tor Vergata. “Avevo un taglietto. E questa solitudine allora? Chi ci pensa a me?” sbotta Paolo rassegnato. “Mi hanno tenuto recluso per quindici giorni i medici ma non era un taglio profondo. Volete vederlo? È giusto una feritina…”. Paolo ricorda la quotidianità parlando ancora al presente, quando fino a qualche mese fa era la stessa Loretta a preparare la cena: “La sera è Loretta a preparare la cena. Dove si trova oggi non riesce neppure a mangiare. Troppi piatti speziati, secondo la tradizione di altri paesi. Noi siamo abituati alla semplicità…”. Seduti di fianco a Paolo sono presenti anche il suo medico personale Salim Al Zoul e la vicina di casa Enza Carlucci. È lo stesso medico ad aver scritto qualche giorno fa al gip Paolo Andrea Taviano per chiedere una revisione medica del caso. “Loretta soffre di una leggera forma di epilessia. L’accoltellamento è stato il frutto avvelenato di spossatezza e patologie antiche”, spiega Al Zoul. Non solo. Secondo il medico la storia “è un po’ diversa da come è stata raccontata”. “Il molto sangue fuoruscito è stato causato da farmaci anticoagulanti che facevano parte della terapia seguita da Paolo. La ferita, si è visto poi, era poco profonda”, specifica il medico. Ad ora va detto che il pm che segue il caso, Delio Spagnolo, non ha ancora preso una decisione in merito. Inizialmente si parlò anche di un possibile movente passionale. A Loretta insomma infastidiva la presenza di un’altra donna nella vita del marito. “Lo so, Milena. Ma tra me e lei non c’è nulla, altro che vecchie galanterie. Le faccio il baciamano quando la vedo. A Loretta dò i bacini invece. Ma forse non sono stato abbastanza premuroso con mia moglie” confida Paolo. Milena nel “giallo di via Tuscolana” viene inquadrata come amica di Paolo. La settantenne si è prestata per accompagnarlo dal medico o in farmacia. E secondo Al Zoul da lì sarebbe nato l’equivoco: “Una volta le sono stati offerti cento euro per l’aiuto e lei li ha presi”. Oggi esiste solo la tecnologia tra Paolo e Loretta: 32 anni di ricordi si sono trasformati in una decina di minuti in videochiamata di tanto in tanto. La garante capitolina dei detenuti Gabriella Stramaccioni (la prima a denunciare il prelievo in condizioni al limite della donna dalla sua abitazione) starebbe cercando una residenza per anziani per accogliere Loretta e il marito. Paolo ricorda il primo incontro con Loretta: “Sono entrato nella tua vita e non ne esco più”.

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