“Il ‘governo dei migliori’ ha fatto disastri sul piano del contrasto alle mafie e alla criminalità organizzata e sul piano delle riforme che l’Europa ha chiesto”. Lo ha detto il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri che mercoledì sera a Cornaredo, in provincia di Milano, ha ricevuto la cittadinanza onoraria di fronte a 200 cittadini. Il magistrato calabrese, accompagnato sul palco dell’auditorium dal sindaco Yuri D’Agostino, dal consigliere regionale Luigi Piccirillo e dalla presidente del Consiglio comunale Susanna Dametti, ha ricordato le tre grandi criticità del governo Draghi sul tema della giustizia.

L’improcedibilità bollata come “terribile”, il tentativo di riforma dell’ergastolo ostativo e la cosiddetta “legge bavaglio”. Alla domanda de ilFattoQuotidiano.it su che segnale sarebbe un ministro della giustizia in quota Forza Italia risponde così: “Ci vogliono persone di buon senso, basterebbe fare le riforme che servono a celebrare i processi e non aggiungere zeppe e adempimenti in più rispetto a quelli che ci sono”. E sul governo che verrà sospende il giudizio: “Sono abituato a parlare sul campo di battaglia, aspettiamo le prime riforme e poi ne discuteremo”. L’unica certezza è che a questo giro nessuno gli abbia chiesto di fare il ministro ma in testa ha ben chiare quale sarebbero le priorità: “C’è un elenco di cose che si possono fare domani mattina per celebrare i processi più velocemente senza abbassare i livelli di garanzia dell’indagato e dell’imputato – conclude il procuratore – c’è bisogno di più magistrati e più uomini delle forze dell’ordine specializzati nel contrasto alle mafie”.

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