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Morto suicida il rapper russo Walkie. Non voleva andare in guerra: “Se guardi questo video, allora non sono più vivo”

"Non sono pronto a uccidere per nessun ideale. Scelgo di rimanere per sempre nella storia come un uomo che non ha sostenuto ciò che stava accadendo", le parole del 27enne in un video postato su Telegram e poi rimosso

di F. Q.

Se stai guardando questo video, allora non sono più vivo. Sulla mia anima sento il peccato dell’omicidio, non posso e non voglio prendermi questa responsabilità. Non sono pronto a uccidere per nessun ideale. Scelgo di rimanere per sempre nella storia come un uomo che non ha sostenuto ciò che stava accadendo e ha protestato fino all’ultimo. La mia decisione finale è esattamente come morirò”: un video postato su Telegram e poi rimosso. Così il rapper 27enne russo Ivan Petunin, conosciuto come Walkie, ha annunciato il suo suicidio. Temeva la chiamata alle armi. Sarebbe questa la motivazione che lo ha spinto a togliersi la vita. La notizia su Kommersant e su altri giornali nazionali, rilanciata anche da Nexta. Petunin stava seguendo un percorso di cure neuropsicologiche e per questo era esonerato dal servizio militare, almeno provvisoriamente.

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