“Le verità consegnate non sono soddisfacenti, né per la cosiddetta squalifica, o meglio sospensione al Giro, né per le vicende che portarono alla morte del ciclista Marco Pantani“. A sottolinearlo il senatore M5s Giovanni Endrizzi, che ha coordinato il Comitato preposto tra i lavori della commissione Antimafia, nel corso della presentazione alla stampa della relazione conclusiva della Commissione stessa. Pantani fu trovato senza vita in un residence a Rimini il 14 febbraio 2004. Su quei fatti e su quelli che portarono alla sospensione al Giro d’Italia del 1999 (quando, dopo la tappa di Madonna di Campiglio, un’analisi del sangue rivelò un livello troppo alto di ematocrito, con la conseguente esclusione del ‘Pirata’ dalla gara, ndr) era tornata a occuparsi proprio la Commissione. “Fa specie che nessuno abbia mai voluto considerare quali erano le regole per quei controlli. Nessuno ha verificato cosa prevedevano i protocolli per le analisi: noi abbiamo verificato che questi protocolli erano lacunosi, non rispettati nella prassi. Basta soltanto pensare a come non fosse prevista nemmeno la sigillazione delle provette”, ha continuato il senatore.
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