È morto in seguito a un’esplosione avvenuta nella sua fabbrica di fuochi d’artificio Antonino Vaccalluzzo, 62 anni, uno dei proprietari dell’azienda di famiglia di Belpasso, in provincia di Catania. La deflagrazione, a cui non è seguito un incendio, è avvenuta intorno alle 7.30 di questa mattina, 13 settembre. Sono intervenuti i carabinieri della stazione di Belpasso, reparto operativo del comando provinciale di Catania, insieme con gli artificieri dell’arma.

La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta: secondo una prima ricostruzione, mentre l’uomo stava lavorando con della polvere pirica all’esterno della struttura, si sarebbe verificata un’esplosione. Non ci sono state altre deflagrazioni o incendi nella fabbrica. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco per i necessari accertamenti e la messa in sicurezza.

I Vaccalluzzo sono una rinomata famiglia di maestri pirotecnici dal 1950. La polvere pirica è la materia prima per i fuochi d’artificio: serve per il lancio, per i colori e per lo scoppio all’interno, la cosiddetta apertura. Tale lavorazione comporta il massimo rispetto delle norme di sicurezza in materia di esplosivi, perché sono altissimi i rischi che si corrono nel maneggiarla. “Siamo purtroppo molto lontani, a Catania come altrove, dall’obiettivo #Zeromortisullavoro”, ha dichiarato la segretaria generale della Uil di Catania Enza Meli. “Ribadiamo la richiesta di più prevenzione, più controlli, più formazione in ogni cantiere, in ogni fabbrica. Siamo pronti a nuove proteste” ha aggiunto. “Dalle istituzioni politiche vogliamo fatti concreti perché questa strage silenziosa, con numeri da guerra civile, possa finalmente finire”.

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