Moda e Stile

Regina Elisabetta icona di stile: “Se indossassi il beige nessuno mi riconoscerebbe”. Così fece politica con i suoi look – FOTO

Gli eleganti, appariscenti e audaci abiti lunghi e cappotti a tinta unita, rare le sfumature con larghi disegni floreali, hanno disegnato nel tempo la sua iconica silhouette. Dal giallo canarino indossato per il matrimonio di William e Kate al verde pastello sfoggiato per i suoi 90 anni, passando per le mille sfumature di turchese, blu elettrico e rosa petunia, la Regina ha sempre prediletto brillanti tinte monocromo

di Ilaria Mauri

Monocromatica, coloratissima, a suo modo curiosamente esuberante. Elisabetta non solo regina del regno britannico ma regina del fashion reale. Nulla di eccezionale, ma molto da esaltare. Pur piccola di statura grazie al disegno e alla foggia dei suoi abiti, Elisabetta si è sempre distinta e stagliata tra la folla di figli e nipoti, come del resto nel saluto di ospiti istituzionali in quei lunghi e imbalsamati corridoi di Buckingham Palace. Sempre uguale, ma sempre diversa, con i suoi completi di ogni sfumatura di colore, sempre coordinati con cappellini e foulard, accessori per lei imprescindibili. Prima influencer della storia, icona della Royal Family, ben prima di Lady Diana e Kate Middleton, Queen Elizabeth ha sfoderato nel corso degli anni look impeccabili in ogni circostanza. Da ultimo, quello con gonna scozzese e golfino grigio indossato due giorni fa a Balmoral, quando ha conferito formalmente l’incarico di premier a Liz Truss. Nei suoi settant’anni di regno è stata un emblematico esempio di power dressing, capace di lanciare potenti messaggi attraverso dettagli di stile: l’ultimo esempio arriva dal suo discorso alla nazione del Natale 2021, quando apparve con un completo rosso adornato solo da una spilla di zaffiri e diamanti, la stessa che aveva indossato in luna di miele e in un anniversario di matrimonio con l’amato Filippo, proprio a sottolineare il carattere personale delle sue parole.

Gli eleganti, appariscenti e audaci abiti lunghi e cappotti a tinta unita, rare le sfumature con larghi disegni floreali, hanno disegnato nel tempo la sua iconica silhouette. Dal giallo canarino indossato per il matrimonio di William e Kate al verde pastello sfoggiato per i suoi 90 anni, passando per le mille sfumature di turchese, blu elettrico e rosa petunia, la Regina ha sempre prediletto brillanti tinte monocromo. “Se indossassi il beige nessuno mi riconoscerebbe” disse una volta con un filo di umorismo. Assieme alla sua personal dresser di fiducia, Angela Kelly, negli ultimi decenni è riuscita ad andare oltre il mito, grazie a un guardaroba infinito, ricercato nei dettali, unico al mondo. Impossibile quantificare i suoi look in 96 anni di vita e 70 di regno, anche se Elisabetta II è stata una pioniera del “riciclo”, non disdegnando di indossare in diverse occasioni lo stesso abito. Inbaal Honigman, un’esperta di linguaggio del corpo e specializzata anche nel simbolismo dei colori ha studiato per anni l’outfit sbarazzino di Elisabetta per poi dividerlo in decadi. “Osservare l’evoluzione dello stile della regina durante gli anni ci aiuta a capire il suo stato d’animo del momento, comprese simpatie e antipatie”, spiegò tempo fa la Honigman a Marie Claire. Tra gli anni ’40 e ’50 eccola vestirsi con colori chiari, spesso con sfumature giallo limone, miele e narciso. “Mostrava gioia e ottimismo”, affermò Honigman. “Era felice di interpretare i suoi primi ruoli e della prima maternità, senza nasconderlo”. Gli anni ’60 e ’70 sono quelli della regina in blu con varianti turchese, zaffiro o cobalto, ma sono anche gli anni delle prime apparizioni in rosa e pesca “che sono i colori del cuore”. Infine sul finire del Novecento e sugli inizi del nuovo secolo Elisabetta comincia a prediligere il bianco. Colore che “le permette di mimetizzarsi, oltre che essere totalmente chic”. Del resto, la sovrana britannica è stata capace di dosare tradizione e innovazione e di arrivare dritta al cuore dei sudditi. “Con i suoi look mostra al mondo come si sente”, scrisse Bethan Holt, autrice del volume di ‘The Queen: 70 years of majestic style’.

C’è da dire però che sin da piccola la Regina Elisabetta ha adottato il suo stile personale: a tre anni veniva fotografata con una deliziosa cuffietta in testa e con abitino di tulle e un paio di Mary Jane nere ai piedi o ancora fasciata in un cappottino a uovo e bottoni rotondi. Must che torneranno spesso a far capolino nel suo guardaroba, che seguiva e curava personalmente, così come il make up. Si dice che la Regina ricorresse a un truccatore professionista solo quando doveva prepararsi per i discorsi in tv, altrimenti si metteva da sola un filo di mascara e una spolverata di cipria. L’unico vezzo che si è sempre concessa è stato il rossetto: in occasione della sua incoronazione, avvenuta il 2 giugno 1953, commissionò a Clarins la creazione di un rossetto dalla tonalità personalizzata che si abbinasse alla perfezione all’abito color avorio e richiamasse il rosso della corona. Fu così che nacque il Baltimoral Lipstick, un rossetto rosso con sottotono blu. Ma non solo: nel corso degli anni Sua Maestà è passata dai nude al rosa ciclamino, fino ai rossi più intensi per le serate di gala. A lei è dedicato anche il Pink Lipstick di Elizabeth Arden, brand a cui era affezionata al punto da avergli conferito un Royal Warrant, un riconoscimento reale.

Ed è così che Elisabetta II ha ispirato stilisti e designer, come quello di Max Mara, Ian Griffiths, che l’anno scorso ha voluto omaggiarla con una collezione ispirata al suo look countryside: stivali di gomma, gilet, cerata, occhiali da sole e foulard in testa. O Richard Quinn, che nel 2018 ebbe l’onore di averla ospite nel front row della sua sfilata, seduta accanto ad Anna Wintour, la temutissima direttrice di Vogue Usa. Sempre a suo agio nei propri abiti, attentissima ai particolari. “È misteriosa ma umana, semplicemente impeccabile” sentenziò l’ex stilista di Chanel, Karl Lagerfeld. Il cappello, ad esempio: mai senza. E’ stato la sua seconda corona. Dalle cuffie ai turbanti, passando per foulard, fermagli, cilindri e fedora. Piume, retine, cristalli non sono mai mancati. Ai piedi le amate décolleté nere o mocassini dal tacco minimal. La borsa sempre e solo firmata Launer London e declinata in centinaia di sfumature e materiali, che non hanno mai smesso di dettare tendenza, come nel caso della Platinum Jubilee, il modello che il marchio le ha dedicato quest’anno per il Giubileo, sold out in pochi minuti. E poi le perle, a due o tre giri, sempre.

Con i suoi look tutti diversi tra loro eppure sempre uguali, ‘Lillibet’, come la chiamavano affettuosamente i suoi cari, è diventata iconica perché non ha mai seguito la moda ma l’ha dettata, a volte imposta. Non ha mai avuto bisogno di ricorrere a colpi di testa, anzi, con la sua classe e sobrietà squisitamente Brit ha conquistato anche le fashion victim più incallite. Tanti gli abiti importanti del suo regno, tra i quali spicca quello indossato per l’incoronazione, il 2 giugno 1953 e confezionato da Norman Hartnell, che richiese svariati mesi di tempi, diverse ricamatrici all’opera, che realizzarono una vera opera d’arte con fiori ricamati e motivi con fili di seta, diamanti, perle e paillettes. Un abito color avorio sontuoso che nascondeva allo sguardo un quadrifoglio portafortuna ricamato nel lato della gonna, dove la Regina avrebbe posato la sua mano. Un dettaglio che il designer, che vestì Elisabetta anche nel giorno del suo matrimonio con Filippo, aveva aggiunto di nascosto e che le rivelò solo al termine della cerimonia.

Un altro look memorabile è quello scelto per il viaggio in Medioriente nel 1979: guantini bianchi, abito bluette fino alla caviglia e turbante en pendant. Il blu è stato a lungo un colore prediletto dalla regina, indossato anche per il matrimonio del figlio Carlo con Lady D. Tra gli abiti più eccentrici una menzione speciale la merita il longdress arlecchino sfoggiato alla Royal Variety Performance di Birmingham nel 1999, composto da una gonna dorata e un bustier interamente incrostato di paillettes multicolor. Nel 2011 per le nozze del nipote William con Kate Middleton la regina optò invece per un giallo canarino, in seguito ‘riciclato’ per un viaggio in Australia. Indimenticabile anche il completo verde smeraldo con il quale parlò alla Nazione durante la pandemia di Covid, una tinta che, come hanno osservato alcuni, richiamava il colore dei camici dei medici che in quel momento lottavano nei reparti. Per non parlare poi dei look “casalinghi” che sfoggiava quando si rifugiava nel castello di Balmoral per le battute di caccia o il Natale, con completi in tweed – spesso coordinati a quelli del marito Filippo – diventati iconici. La vita Elizabeth, in fondo, è stata scandita anche da questo: abiti e look utilizzati per comunicare e lanciare messaggi in modo discreto come è sempre stato nel suo stile.

Regina Elisabetta icona di stile: “Se indossassi il beige nessuno mi riconoscerebbe”. Così fece politica con i suoi look – FOTO
Precedente
Precedente
Successivo
Successivo

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione